Cos'è ElectroYou | Login Iscriviti

ElectroYou - la comunità dei professionisti del mondo elettrico

43
voti

Ti spiego l' elettronica in un quarto d' ora

Cioè, l' elettronica è una figata però devi avere le idee chiare e sapere solo quello che ti serve davvero. Ora ti spiego cosa devi fare per essere un vero elettronico.
I libri non servono a niente, gli insegnanti sono solo dei rompipalle che ti fanno studiare cose inutili e gli ingegneri fanno solo casino. Per fare un muro bisogna studiare? No, neanche per fare un mobile e non si capisce perché bisogna studiare per fare l' elettronica. Eppoi oggi studiare non serve perché c' è il web e su youtube trovi tutte le spiegazioni. Se invece le chiedi al prof o a un ingegnere ti scrivono formule su formule e non ci capisci niente. Quelli sono fissati con la matematica ma non sanno tenere un saldatore in mano. A scuola riposati che è meglio. Io ho usato questo sistema e non mi hanno mai beccato.

dormiente.jpg

dormiente.jpg

Mi hanno poi bocciato ma sono sicuro che l' hanno fatto per motivi politici. Ho sempre copiato da furbo!
Allora, l' elettronica ha i circuiti che poi servono per fare le schede a circuito stampato con i componenti saldati sopra. Per fare l' elettronica ci va un PC per andare in rete, un saldatore, un po' di componenti e un amico che ti aiuta, uno di quelli che lavora con l' elettronica. I componenti li trovi su ebay ma è meglio se li compri alle fiere. Vendono i sacchetti con i componenti a 10 euro e dentro c'è tutto. Io ne ho comprati venti ma a volte devo andare dal negoziante. Ma perché era una fiera schifosa ma nelle fiere belle non ti paccano come hanno fatto con me.
I circuiti si possono anche progettare ma è meglio cercarli in rete, fai più in fretta. Il sistema è questo: tu cerchi in rete un circuito (meglio scegliere quelli che hanno anche il filmato su youtube), lo monti e se non funziona vai in un forum e chiedi perché non funziona e come fare a farlo funzionare. Nel forum c'è sempre qualcuno che ti dice come fare e magari ti fai anche risolvere un esercizio di matematica così hai più tempo per fare l' elettronica. In fondo a loro cosa gli costa? Per loro sono cazzate ma per te sono problemi e non devi sprecare tempo. Qualcuno magari ti dice di leggere i libri ma lo fa solo per farti perdere tempo. Io li ho visti, sanno solo incasinare le cose, non sono pratici, sarebbero capaci di incasinarti anche le cose più semplici.

bike02.jpg

bike02.jpg

La prima cosa che ti devi ricordare è che ci sono due tipi di circuiti: quelli con il PIC e quelli senza il PIC. Quelli con i PIC sono più piccoli perché c'è il PIC che fa tutto, fanno cose tipo l' USB e l' MP3 ma hanno la memoria dentro che ci devi mettere il file. Gli altri senza PIC non hanno la memoria e sono più facili da fare. Cioè metti più componenti ma li saldi e funzionano. Per esempio se devi fare una sveglia è meglio se la fai senza PIC perché non c'è nessuno che ti da il file per farla con il PIC.
Con l' elettronica ci fai anche delle figate assurde tipo gli analizzatori di spettri. Hai presente lo stereo che ha il display che fa vedere le onde della musica con i bassi a sinistra e gli alti a destra? Quello è l' analizzatore di spettri. Ma non è l' oscilloscopio! L' oscilloscopio serve per fare i filtri o per quando i circuiti con i PIC non funzionano. L' analizzatore di spettri lo fai con i LED, l' LM3915, i filtri ma senza PIC.
Poi ci va l' alimentatore da laboratorio. Puoi provare a farlo con l' alimentatore del PC. Cioè, tu hai un PC rotto che non si accende, allora ci togli l' alimentatore, lo modifichi e fai quello da laboratorio. Oppure prendi un vecchio caricabatterie e chiedi sul forum come fare per fare l' alimentatore da laboratorio. Però quello da laboratorio non va bene per gli amplificatori. Per gli amplificatori ci va il trasformatore con i diodi e i condensatori. Se trovi un trasformatore switching è meglio perché pesa di meno e forse lo puoi mettere anche dentro la macchina o sullo scooter.
Per i circuiti piccoli invece dell' alimentatore puoi usare l' USB che va bene anche per i PIC ma non va bene per caricare le batterie. Per caricare le batterie con la presa USB devi fare il cavetto con il diodo e la resistenza. Il diodo fa il lavoro però se non ci metti la resistenza funziona male.
La resistenza la devi mettere anche con i LED ma non è sempre vero. Tu prima colleghi i LED e poi, se si accendono va bene così, ma se si accendono troppo ci devi mettere la resistenza. Occhio che i LED si bruciano anche. Io con questo sistema ne ho bruciati tanti ma è colpa del negoziante che mi ha venduto dei LED taroccati perché con i LED buoni non bruci niente. E risparmi anche la resistenza.
Per fare le luci a LED che vanno a tempo di musica usi il TIP31, per fare le luci che scorrono usi il 4017 e per fare gli amplificatori usi i TDA. I filtri li fai con il 741 perché con quello ci fai un casino di cose, anche i termostati e gli oscillatori ma non va bene per fare i LED che lampeggiano. Per i lampeggi o il timer ci va il 555. Per fare funzionare bene i circuiti a volte devi usare il regolatore 7805. Io ne ho trovato uno per 15 euro su ebay ma non l' ho ancora usato. Però serve.
Poi, quando sei più capace, puoi fare le schede con i PIC però devi avere il programmatore. Se hai culo in rete trovi il cavetto che attacchi alla parallela che ti programma i PIC oppure ti fai il programmatore. Io ne ho fatto uno, ho speso 70 euro ma mi programmano solo i PIC16.
Oppure usi arduino che è sempre un PIC ma si programma da solo. Con arduino è tutto gratis. Cioè non è che lo regalano, lo devi comprare ma poi è tutto gratis. Ed è una figata perché ci fai di tutto ma soprattutto ci fai anche i robot. Ci puoi anche scrivere i programmi con il C. Per esempio vuoi fare un lettore MP3? Non c'è problema, prendi il C e ci scrivi l' istruzione per l' MP3, ci attacchi le casse del PC e senti la musica.
Ci sono anche quei fuori di testa che fanno i programmi senza arduino. Io non capisco perché non usano arduino che fa tutto invece di usare altri PIC come l' ARM o i 32bit incasinati. Secondo me ci godono a mettersi nei casini e non capiscono che possono risparmiare tempo. Cavoli loro!
E poi fanno pure i preziosi. Gli chiedi un semplice programmino per costruire un navigatore GPS e sembra che gli chiedi la Luna! Cioè fammi capire, con 50 euro ti compri un navigatore e questi ti vengono a dire che è un programma incasinato e che ci vanno mesi?

Microcontrollista.JPG

Microcontrollista.JPG

Poi ci sono i filtri, tipo quelli che si fanno per i bassi e gli alti e per gli analizzatori di spettri. Per progettare i filtri è un casino perché ci sono una marea di formule ma è meglio progettarli con il simulatore, fai più in fretta e vengono meglio. Il simulatore è una figata. Ci disegni un circuito con il 741 poi ci metti le resistenze ed i condensatori e li cambi il valore fino a quando trovi la curva giusta nel diagramma di bode. Con il simulatore puoi progettare tutto quello che vuoi e ti dice anche se il circuito funziona perché fa tutto lui. Non ascoltare quelli che ti dicono che non lo devi usare, hanno paura che gli rubi il mestiere! Ma io lo uso e li frego tutti.

14_gatto.jpg

14_gatto.jpg

Se poi vuoi ascoltare la musica perfetta devi usare le valvole ma è meglio se non c'è la reazione. Ho visto dei siti che sono una figata, ci sono anche gli amplificatori magnetici! Quella è roba seria che costa pacco di soldi, ma con quella la musica la senti che è una bellezza. E se usi l' USB per l' entrata è ancora meglio perché il suono è più pulito.
E poi ci sono i relè che servono per le lampadine e i motori. Per esempio se vuoi accendere la lampada di casa tua puoi anche farlo con il wi-fi (ma è meglio il bluetooth) però ci devi attaccare il relè per la lampadina. I relè piccoli sono per le lampadine poi ci sono quelli grandi che vanno bene per i motori come quello della lavatrice. Ecco, più o meno ti ho detto tutto ma ti consiglio di comprare l' oscilloscopio perché, se fai attenzione, tutti dicono che con l' oscilloscopio fai funzionare i circuiti e vedi i filtri. Io ne ho comprato uno da 3000 euro così sono sicuro che i circuiti funzionano. Se poi ne compri uno che ha i numeretti dei dB puoi farci anche le radio.
Ora non ti resta che buttarti. Tranquillo che se fai come ti ho detto andrà tutto bene.

tuffopericoloso.jpg

tuffopericoloso.jpg

Per evitare equivoci

L' articolo è chiaramente ironico ed è il ritratto di quello che io definisco come sintesi di ignoranza e presunzione. Se l' ignoranza non è un male nè un demerito poiché si tratta di semplice non conoscenza, il connubio fra questa e la presunzione genera un cocktail micidiale che può generare enormi disastri.
L' idea di scriverlo è nata, oltre che dalla voglia di scrivere qualcosa di divertente, dall' esperienza di letture che mi sono fatto su diversi forum di elettronica presenti in rete e da una discussione che ho avuto con mio figlio (perito elettronico che però ha tradito la causa per studiare da designer). Si notava infatti che molte volte l' approccio all' elettronica viene fatto basandosi su ciò che si vede, su ciò che si tocca e su ciò che si "pensa" di sapere, un po' come approcciarsi al bricolage.
Ignorando cosa c' è dietro all' apparenza, alla fisicità di una realizzazione elettronica, si prendono delle cantonate memorabili. Se è vero che nel bricolage si può iniziare in modo totalmente basato sulla pratica ed affinarlo tramite qualche conoscenza e tanta esperienza manuale, questo è assolutamente falso nel caso dell' elettronica. Per carità, questo non vuol dire che non ci si possa cimentare nella realizzazione di qualcosa ed ottenere grandi soddisfazioni, ma l' umiltà deve sempre seguire il percorso dell' hobbista proprio per evitare che la presunzione faccia la sua comparsa e si arrivi a scrivere articoli come questo.
Se poi la si vuole conoscere davvero è necessario studiarla sui libri o meglio, frequentando un corso di studi e l' università. Questo perché è una materia mostruosamente complessa. Onestamente non riesco a trovare qualcosa di più complesso dell' elettronica/elettrotecnica.
Come dicevo prima l' ignoranza, la non conoscenza, non è un male. La presunzione è il vero male. Se una persona che non conosce quello che c' è dietro, ad esempio, ad una chiavetta bluetooth potrebbe pensare, vista la facilità di utilizzo, che sia un qualcosa di fattibile ed applicabile ad una propria idea con poco sforzo. Quando invece si conosce nel dettaglio tutto quello che comporta la sua progettazione in termini di elettronica e di informatica e l' enorme complessità del progetto, si prova una sensazione di ammirazione mista quasi ad un timore reverenziale verso il team di ingegneri che l' ha progettata.
Nel mio piccolo (progettazione di sistemi embedded) quando devo realizzare un prodotto passo circa il 70% del tempo a studiare e consultare il datasheet del micro con cui lavoro, di tutti i componenti che ci sono intorno e a fare tanti, tanti calcoli. E' il destino di chi vive di elettronica: studio continuo, costante e senza fine.

101

Commenti e note

Inserisci un commento

di ,

Mi sembra un ottimo sistema di apprendimento. Certo non sapere perchè il bosone fa una certa cosa quando accendiamo la lampadina ci farà sicuramente vergognare un po' della nostra crassa ignoranza, ma sono sicuro che tutto verrà presto dimenticato....

Rispondi

di ,

Un bellissimo articolo divertente e auto ironico!

Rispondi

di ,

Premesso che a mio avviso studiare non è mai tempo perso anzi tempo bene investito,credo che sia al contempo riduttivo vedere nella Scuola una struttura mirata ad una preparazione in uno specifico mestiere, ritengo invece che la Scuola debba esser vista come un istituto dedicato alla formazione Culturale/Professionale fornendo le giuste Conoscenze che poi aiuteranno a sviluppare le future Competenze che ognuno oggettivamente avrà scelto di seguire, sempre se e solo se l apartecipazione nel percorso di studi del diretto interessato sia stata attiva,diversamente è inutile prendersela con le istituzioni. ;)

Rispondi

di ,

Concordo che molto spesso a scuola si studiano cose che sono inutili per quello che uno dovrà fare in futuro.. penso che ognuno dovrebbe studiare solo quello che ha intenzione di fare sopo la scuola e per il resto dovrebbe avere solo una conoscenza basilare.. Il tempo che si perde per studiare cose inutili lo si potrebbe recuperare per studiare cose del mestiere che si ha intenzione di fare nel futuro! bel articolo...

Rispondi

di ,

Però hai barato TardoFreak ! Quello in foto non sei tu ai tempi di scuola... è Piercarlo !

Rispondi

di ,

E' vero, non l'avevo capito. Diciamo che il titolo mi aveva tanto allettato da farmi immergere nella lettura con l'idea che alla fine, dopo un solo quarto d'ora, avrei capito che differenza c'è fra una resistenza e un'induttanza. Purtroppo rimango nell'ignoranza e ti rinnovo l'invito a scrivere un piccolissimo corso, magari di mezz'ora, che spieghi i fondamenti dell'elettronica. Grazie per l'attenzione. Bruno

Rispondi

di ,

brunovoce, credo tu non abbia capito il senso dell'articolo

Rispondi

di ,

Ho iniziato a leggere l'articolo con molto piacere e mi ritrovavo in tutte quelle situazioni descritte: forse l'unica cosa in cui non mi ritrovo è la passione per la matematica, ma forse in me c'è solo la passione, perchè se vai alle equazioni differenziali, agli integrali, etc. non saprei da dove cominciare. Riprendo il discorso, mi piaceva molto finchè non hai iniziato a parlare di PIC, poi ho trovato un sacco di sigle per me senza senso e sono volato alla fine dell'articolo. Ma cosa sono i PIC ? Non credo che se vado alla Coop e chiedo in quale scaffale si trovino i PIC me lo sappiano dire. Poi vedo M3915, TIP31 ed altre cose. Ma cosa sono ? Caramelle gommose alla frutta ? (tanto per restare nel tono scherzoso dell'articolo). Ti posso chiedere un regalo ? Fai davvero un articolo che tenti di spiegare ad un incompetente come me come fare piccoli circuiti. Io sono appassionato di informatica dal punto di vista della programmazione (sui PC in Visual Basic) e in tutti i corsi di programmazione ti insegnano, come prima lezione, a fare un programma per scrivere "Salve mondo" sullo schermo. Ecco, si può in elettronica ed elettrotecnica partire da qualcosa del genere ? Prendo un alimentatore a corrente continua a 12 V e attacco ai suoi terminali una resistenza da 100 Omh. Cosa succede ? Si fulmina o si riscalda un pochino ? E se al posto della resistenza ci attacco un diodo ed un condensatore (previa piccolissima spiegazione di cosa sia un diodo ed un condensatore) cosa succede ? Il diodo, il condensatore e la resistenza, oltre al loro valore classicamente rappresentato, devono essere richiesti "per una corrente da 12 V.", perchè altrimenti si fulminerebbero come una lampadina da 12V collegata alla corrente a 220V ? Scusa la lungaggine del mio commento e se sono uscito fuori cal coro. Cordialmente Bruno

Rispondi

di ,

Ci voleva proprio un articolo così! eh eh eh!!!

Rispondi

di ,

Sono stati 15 minuti di vero divertimento! Credo che vada anche valutata la struttura della narrazione e non solo il contenuto: scomposta ed arrogante, che rende l'articolo davvero intelligente. Mi auguro che questo articolo possa essere la genesi di un personaggio "immaginario" che ogni tanto riassume molte stupidaggini e velleità dei nostri (nella totalità della nostra specie) comportamenti sul web e non solo, un Bouvard et Pecuchet contemporaneo al quale, con ironia, poter dubitare e sorridere allo stesso tempo delle nostre troppo solide convinzioni. Bravo

Rispondi

di ,

Che dire.... bellissimo! Complimenti

Rispondi

di ,

Ahahahahah! Fantastico!

Rispondi

di ,

Piercarlo, secondo me quello che si deve trovare è un gran bel pezzo di ... Hai capito cosa :D

Rispondi

di ,

Gohan, lascialo perdere... non merita tanta attenzione. Anche perché probabilmente ingegnere lo deve ancora diventare... e probabilmente deve pure trovarsi ancora un lavoro qualsiasi che, temo, gli ridimensionerà un bel po' delle sue sicumere...

Rispondi

di ,

grigione, la smetti per favore? Hai rotto.

Rispondi

di ,

Voto meritatissimo per un articolo che racchiude la presunzione di chi oggi sa accendere un pc e si crede il Tony Stark della situazione.

Rispondi

di ,

Visto che l' argomento interessa è stata aperta una discussione a posta nella sezione "Off Topic". E' l' occasione buona per fare chiarezza sulla differenza fra ingegneri, radioamatori e periti.

Rispondi

di ,

Grigione,è una fortuna che i periti progettino "ROBA MOLTO ELEMENTARE", almeno hai qualche speranza di comprendere i loro progetti. Lo dico senza remore perchè tra migliaia di utenti sei l'unico che non ha capito che l'articolo di Tardo era ironico e questo mi sembra indice di una qualche carenza sinaptica E non scrivere maiuscolo che equivale ad urlare,non è educazione.

Rispondi

di ,

Voi, speculatori, non vi fidate delli autori che hanno sol co’ l’imaginazione voluto farsi interpreti fra la natura e l’omo, ma sol di quelli che, non coi cenni della natura, ma co’ gli effetti delle sue esperienzie hanno esercitato i loro ingegni. E riconoscere come l’esperienzie ingannano chi non conosce loro natura, perché quelle che spesse volte paiono una medesima, spesse volte son di grande varietà, come qui si dimostra. [Leonardo Da Vinci] Grazie TardoFreak!

Rispondi

di ,

L'ingegnere ingegna, il perito perizia, l'installatore installa, l'operaio opera.

Rispondi

di ,

Fate nome e cognome di questi prof del poli di torino...L'INGEGNERE ELETTRONICO PROGETTA E REALIZZA,L'INGEGNERE ELETTRONICO RADIOAMATORE PROGETTA E REALIZZA,IL PERITO ELETTRONICO PROGETTA ROBA MOLTO ELEMENTARE E RIPARA,IL RADIOAMATORE NON INGEGNERE NON PUO PROGETTARE MA COPIA E REALIZZA.

Rispondi

di ,

Perdiana, Tardo: anch'io ogni tanto mi rilasso risolvendo integrali...:-( (però solo di quelli semplici, :-)))). Qualche volta invece faccio studi di funzione (quando ho un po' più di tempo). Avrò mica qualche problema?

Rispondi

di ,

Scusatemi, stavo rispondendo a umberto e a torla ma ci ho messo tempo.

Rispondi

di ,

No, non penso sia così. Secondo me c'è una predisposizione. Vedi, un giorno ho sentito dire da un tizio che "passavo il tempo risolvendo un integrale". Capisci? Questo per passare il tempo si risolveva un integrale! Qualcuno fa le parole crociate, altri fanno il sudoku, altri non fanno una beata mazza ma lui risolveva un integrale. Ora faccio "outlet" :D per passare il tempo mi diverto a scrivere gli algoritmi in C più stringati ed incasinati possibile. Non ho la mente matematica ma ho la mente a programma. E' vero, sono fuori come un balcone, e che dire di chi risolve gli integrali per diletto? Sono persone che seguono la loro indole. E nel farlo approfondiscono. Penso (e anche spero) che sia l' entusiasmo il motore di tutto questo. E con queste parole mi congedo per andare a nanna. Salutoni.

Rispondi

di ,

..concordo! Volando basso si evita di incorrere nei radar e si può osservare meglio il dettaglio. Fortunatamente viviamo in un periodo in cui la conoscenza è alla portata di tutti nei limiti del proprio interesse e volontà di apprendere. Dalla mia tartaruga acquatica,osservando come sceglieva i pezzi di cibo disposti nella sua vasca, ho imparato che conviene concentrarsi prima su quelli grandi e poi su quelli piccoli il che, traslato in ambito umano, penso possa indicare che tra diverse opportunità conviene puntare a quella che apporta maggiori benefici anche se vi è contemporaneamente maggiore disponibilità di benefici minori. Oppure che conviene concentrarsi per prima cosa sui problemi più grandi. Anche da una tartaruga si può imparare....

Rispondi

di ,

le solite menate. c'è chi sa e chi non sa. io ho iniziato che non sapevo niente e adesso so molto poco, come tutti ci vuole tempo per crescere, mi dispiace ma su questo forum troppo spesso la gente sclera per delle menate... troppi sbruffoni. parlo da studente di ingegneria elettronica, bisogna volare basso nella vita!

Rispondi

di ,

Sarebbe interessante capire quale sia il meccanismo alla base di tutto ciò..forse la mente effettua una analisi a livello sub-cosciente dei calcoli e li "marca" di un determinato colore per segnalrli errati in anticipo? Molto intrigante, sembrerebbe che anche a livello sub-cosciente si possano effettuare ragionamenti logico-deduttivi..ma forse sto andando un po' troppo out of topic ed in questo campo le mie conoscenze sono pari allo zero assoluto,senza nemmeno la radiazione di fondo!!!

Rispondi

di ,

Mi pare fosse Feynman che vedeva le funzioni colorate. Io vedo i calcoli sbagliati in marrone-verdastro. Invece non ricordo il noto prof come un calcolatore mentale, ma l'ho conosciuto poco da quel punto di vista.

Rispondi

di ,

Non ricordo più chi fosse,ma un matematico diceva che quando studiava una equazione i diversi termini di essa gli apparivano di colore diverso. In particolare l'unità immaginaria era percepita di colore marone. Veramente una beautiful mind! Del resto il grande Hawking fa da anni tutti i calcoli (e che calcoli!!) a mente...

Rispondi

di ,

Conosco una persona che è così. No, anzi ne conosco molto bene almeno due. Questi non ti lasciano il tempo per calcolare. Hanno il numero nel cervello. Oppure, se preferisci, hanno il cervello da numero.

Rispondi

di ,

IsidoroKZ,penso che vi siano due tipi di docenti che fanno i conti a mente:coloro che fan così perchè tutti gli anni propongono gli stessi esercizi e li sanno a memoria e coloro che invece fan così perchè proprio li sanno fare.Il compianto Prof, pure coi noti limiti caratteriali che mossero tante mani anonime a vergare scritte indecorose nei suoi confronti sui muri del Poli apparteneva a quest'ultima categoria. Quindi un grande. Del resto si sa..genio e sregolatezza! Ahhh...bei tempi!

Rispondi

di ,

IsidoroKZ è la persona giusta. Per lui i numeri parlano ma soprattutto, dicono qualcosa.

Rispondi

di ,

E questo caro IsidoroKZ è un tema già degno di un SUO articolo... Varrebbe la pena di illustrare una "seduta di calcolo" per risolvere un problema qualunque di elettronica adottando tutti i trucchetti (e spiegandoli, eh!) che consentono di non accendere praticamente MAI la calcolatrice e di cavarsela per i conti con lo spazio bianco del retro di uno scontrino della spesa... ;-)

Rispondi

di ,

Umberto1966, pensa che adesso il successore del compianto prof di elettronica 1 (anche questo una carogna) non usa neanche la calcolatrice, fa tutti i conti a memoria, o quando e` in vena, con il fido Nestler da taschino. Grande Tardo!

Rispondi

di ,

grigione ha scritto : "..mi spiace ma il 100% di radioamatori CHE NON SONO INGEGNERI ELETTRONICI non avendo basi di matematica non sono in grado di progettare (altrimenti sarebbero ingegneri di RF).." grigione mi dispiace deluderti, ma la tua affermazione non trova collegamenti con la realtà, ti porto un esempio molto semplice : il mio diretto capo e responsabile del nostro staff è un Ingegnere Laureato in Elettronica e Telecomunicazioni, ed è un Radioamatore da moltissimi anni con tutte le carte in regola passione compresa ;)

Rispondi

di ,

Pardon, mentre tentavo di attaccare il mio commento, elettrodomus ha aggiunto il suo, sembra che sono rivolto a lui forse a tono ... ma rispondevo in realta' a mubeta. Un errore nell'errore che sembra giusto.

Rispondi

di ,

Beh .. si puo' averlo fatto ma con merito. L'articolo e' un grande, divertente, quasi spietato, affresco del mondo elettronico. Un universo che non e' diviso certo fra periti ed ingegneri ma fra chi sa fare e chi resta a guardare.

Rispondi

di ,

CHE FORZA! Bellissimo articolo e bellissimi commenti. Tutto divertentissimo :D ...Grigione faceva apposta (sulla falsa riga dell'articolo), no?

Rispondi

di ,

Curioso che qualcuno si sia offeso, o qualunque altra cosa fosse. Mah! Bello è vedere come TF con questo articolo abbia lucrato parecchia reputation...

Rispondi

di ,

Ok, ho ricevuto il messaggio, ho capito il concetto. La prossima volta, invece di scrivere un articolo andrò, con la moto da cross e la mazza da baseball a divertirmi in un negozio di cristallerie. Sicuro di fare meno danni. ;-)

Rispondi

di ,

"Ma è così difficile mettersi sullo stesso piano degli altri?" Se si teme il confronto puo' essere difficilissimo! Meglio allora auto-issarsi su di un piedistallo...

Rispondi

di ,

"...e una pessima persona.". Purtroppo. Soprattutto quando, con una scusa qualsiasi (e anche una laurea in ingegneria può essere alla fine nient'altro che una scusa) si cerca di collocarsi in un "a parte" rispetto al resto della gente che, competenze tecniche o meno, sarebbe poi tutto da dimostrare sul campo... Ma è così difficile mettersi sullo stesso piano degli altri? Mah...

Rispondi

di ,

grigione: "Nemmeno io mi eccito elettrostaticamente davanti un pezzo di carta di un perito elettronico o di una patente da radioamatore"
...vedo che non hai menzionato la laurea tra le carte che non ti erotizzano..quindi..in fondo in fondo....?
Concludo osservando che si puo' essere un ottimo ingegnere ed una pessima persona

Rispondi

di ,

Scusa, ma forse i veri ingegneri reinventano la ruota ogni volta?

Rispondi

di ,

ciao gigione. io non so nulla di radiotecnica, e forse dovrei tacere, però la democrazia è bella allora parlo lo stesso. Se Dio vuole la LAUREA arriverà a breve, quindi potrei entrare a far parte di quello che per te sembra un Olimpo. Ma ciò non toglie che le competenze di una persona NON dipendono dal quadretto appeso al muro. Tra l'altro la frase appena scritta è un mio pensiero condivisibile o meno, mentre il tuo modo di porti sembra la verità assoluta, indiscutibile. Tutti siamo abbagliati mentre tu hai ragione. Vi sono ingegneri che scopiazzano e ingegneri bravi. Vi sono periti che scopiazzano e periti bravi. Io non so se nel tuo campo a livello legislativo sia permesso a periti/non laureati di progettare, in quello che vorrei fare io si. Papà conosce la legge di Ohm solo come l'hai scritta tu, e ti assicuro che come elettricista installatore non ha mai toppato. Concludo dicendo che aprire i libri qualche volta in più non farebbe male anche ai meno teorici, ma se tutti abbandonassero le saldatrici... vorrei vedere poi che fine fanno i progetti....

Rispondi

di ,

Io per fortuna non sono né ingegnere né perito :), ma a proposito della domanda di grigione "CHE NE SA UN RADIOAMATORE SUI FATTORI DI LINVILL O DI STERN?" sarei davvero curioso di sapere se sono anche loro nativi della Basilicata. :)

Rispondi

di ,

Cioè...a parte che l'ironia era scontata... Grigione... è vero un ingegnere studia per progettare però un tecnico (con tanti anni d'esperienza, di cadute e di rialzi!) non è da meno. C'è chi ha un talento innato e, pur non avendo studiato ingegneria, tramite l'esperienza supera anche un ingegnere! Tutto questo naturalmente se c'è l'esperienza, la passione, l'amore, il talento; praticamente succede quando invece della pasta al sugo mangi pasta e diodi con contorno di condensatori e PIC. Hihihi. Ciao! Forza Palermo!(che sta sprofondando)...

Rispondi

di ,

Peccato, io avrei voluto sapere se avevo indovinato la differenza tra un ingegnere ed un perito! :(

Rispondi

di ,

Nemmeno io mi eccito elettrostaticamente davanti un pezzo di carta di un perito elettronico o di una patente da radioamatore....ho la stessa eccitazione di quando si chiede ad un perito o ad un radioamatore cosa dice la legge di Ohm loro ovviamente ti risponderanno sempre... V=R*I il che è sbagliato....bye bye...chiudo qui...e mi raccomando meno saldatore in mano e piu studio...

Rispondi

di ,

Diciamo che non mi erotizzo dinnanzi al pezzo di carta.

Rispondi

di ,

umberto1066,
"validissimo e compianto professore del Politecnico di Torino soleva dire ai suoi allievi del corso di elettronica I "per fare elettronica basta la calcolatrice del Dixan" non dimenticate mai che voi potete al massimo cambiare qualche fusibile..."
si infatti...mentre i progetti veri e propri li realizzno i periti ed i radioamatori...ah ah ah... probabilmente il validissimo prof del poli che è stato un ing elettron lo diceva come battuta....e se tu hai fatto ing al poli dovresti un po vergognarti di andare contro gli ingegneri....a meno chè non sei riuscito a lurearti e quindi sei rimasto perito o radioamatore.....

Rispondi

di ,

N.B. a scanso di equivoci: potete cambiare fusibili solo se un ingegnere ha confermato matematicamente che è interrotto....nel dubbio,chiedete a Grigione!

Rispondi

di ,

Se andare all'università fa diventare arroganti come te,più che inutile direi che è pericoloso. Quanto a voi,periti progettisti...gettate la maschera e prostratevi dinnanzi alla facoltà di ingegneria! Solo gli ingegneri possono progettare, solo loro "sanno di matematica"..anche se un noto, validissimo e compianto professore del Politecnico di Torino soleva dire ai suoi allievi del corso di elettronica I "per fare elettronica basta la calcolatrice del Dixan" non dimenticate mai che voi potete al massimo cambiare qualche fusibile....

Rispondi

di ,

Allora grigione, io la differenza tra un perito ed un ingegnere credo di averla capita: l'ingegnere è uno che, leggendo questo articolo, non si accorge del suo contenuto ironico perché non c'è l'avviso; il perito, radioamatore o meno, invece se ne accorge subito, già leggendo il titolo.

Rispondi

di ,

Vabbè.

Rispondi

di ,

Infatti sicuramente avete fatto dei progetti...roba elementare!!!visto che voi sapete tutto...ditemi voi la differenza che passa tra un ingegnere ed un peritoo o radioamatore??siete al stessa cosa?perchè se fosse cosi è inutikle andare all'università......si diventa periti o radioamatori e si progetta di tutto...ma siamo seri o scherziamo?

Rispondi

di ,

Ultimo intervento e poi chiudo qui: le dispute inutili su chi ce l'ha più lungo (matematicamente o meno... non importa) mi interessano assai poco. Ingegneria, fisica e matematica sono scienza, non sacerdozi in scienze occulte esoteriche. Pezzo di carta o no, scuola o no, sono liberamente accessibili a CHIUNQUE abbia voglia di perderci tempo dietro. Semplicemente se ti iscrivi a una facoltà (e paghi le tasse...), il tuo studio verrà "certificato" e riconosciuto su un pezzo di carta, altrimenti no... ma questo non esclude affatto che molti possano anche studiare (e molti lo hanno fatto alla grande) senza cercare alcun riconoscimento (anzi, in alcuni casi evitandolo in maniera esplicita - e non per snobismo ma per esigenze di riservatezza: molti servizi di intelligence formano al loro interno il personale tecnico di cui si servono... senza però registrare la loro preparazione da nessuna parte).

Rispondi

di ,

Io sono nella stessa condizione di Dirty Deed. Oibò.

Rispondi

di ,

Grigione, sono in crisi: da perito ho fatto diversi progetti, qualcuno l'ho anche venduto. Adesso scopro che non ero in grado di farli, sono sconvolto.

Rispondi

di ,

Forse non sai che Maxwell non ha fatto altro, in un primo tempo, che sistematizzare il lavoro PRATICO che aveva qualcun altro prima (e che aveva cominciato ad alzarsi la mattina ben prima che nascesse): il nome di Michael Faraday ti dice nulla? Non era un matematico o un ingegnere (non ha avuto la possibilità di diventarlo). E lo stesso vale anche per Alessandro Volta. Il lavoro teorico di solito viene svolto da persone diverse da chi svolge il lavoro sperimentale... ma senza quest'ultimo i teorici non avrebbero da fare altro che prendersi il caffè al bar (e viceversa naturalmente: le due sfere sono da sempre ampiamente interattive).

Rispondi

di ,

Ma per favore non fatemi ridere.Adesso tutti i periti elettronici e i radioamatori sono ingegneri elettronici??ma che ne sanno loro di meccanica quantistica,processi stocastici,teorie sulla retroazione??ma dai non scherziamo..ognuno faccia il suo mestiere...cioè il tecnico elettronico ripari o aiuti l'ingegnere in alcuni compiti ed il radioamatore faccia collegamenti con il vecchio sistema analogico!!!UNA VOLTA PER TUTTE IL PERITO ED IL RADIOAMATORE NON SANNO PROGETTARE,PER LA PROGETTAZIONE OCCORRE ESSERE INGEGNERI ELETTRONICI!!CHE NE SA UN RADIOAMATORE SUI FATTORI DI LINVILL O DI STERN????diverso è il caso di ingegneri elettronici che sono radioamatori,in questo caso possono progettare e sperimentare (se ancora ci fosse da sperimentare...)...lo so la cosa non vi va giù...ma questa è la dura verità.In vita mia ho seguito un sacco di radioamatori (non ingegneri elettron) ed hanno tutto lo stesso vizio,costruire qualcosa....copiandolo da qualche parte!!però questo lo sanno fare tutti...anche un bambino di 3 elementare!!!appena gli parli di matematica,di equazioni....ti guardano storto!!!

Rispondi

di ,

Non si può fare di tutta l'erba un fascio..ci possono essere (e ci sono) radioamatori autodidatta che hanno imparato le tecniche di progettazione e le basi matematiche necessarie per tale progettazione..l'unica cosa che hanno in meno rispetto ad un ingegnere è la laurea e il potere di firma per rendere "ufficiali" tali progetti...per non dire che fra gli amatori c'è chi ne sa più di alcuni ingegneri -.-

Rispondi

di ,

Il metodo scientifico proposto da Galileo insegna che dall'oservazione dei fenomeni vengono dedotti modelli matematici che cercano di descrivere quantitativamente i fatti sperimentali e di prevederne eventualmente altri. Quindi si,probabilmente alla base dalle equazioni di Maxwell c'è un bel po' di sperimentazione pratica dalla quale sono state dedotte le note leggi (che nella formulazione iniziale differiscono dalla forma nella quale vengono insegnate oggi). Il grande Popper ha successivamente arguito che ogni teoria per essere scientifica deve essere falsificabile in linea di principio,cioè deve essere possibile ideare un esperimento dal cui esito eventualmente negativo venga inficiata la teoria tutta. Se per esempio i neutrini fossero stati effettivamente superluminali allora la teoria della relatività cessava di essere vera pur rimanendo una buona approssimazione della realtà... Il noto Audion, precursore della valvola, funzionava (più o meno bene) senza che se ne sapesse il motivo in quanto mancava ancora una teoria. Se DeForest avesse sperimentato solo in base alle conoscenze di allora probabilmente adesso saremmo ancora alle radio a cristallo.

Rispondi

di ,

I perito elettronico non progetta...è un tecnico....la progettazione è riservata agli ingegneri elettronici altrimenti spiegatemi la differenza!!!Inoltre chi forma i periti elettronici nelle scuole?non sono per caso ingegneri elettronici?Ribadisco che i radiamatori non ingegneri non sono in grado di progettare...copiano e realizzano il prodotto...facendosi poi passare per esperto di elettronica..tutto qua!!!ne conosco una marea di radioamatori (non ingegneri) che fanno questo.....inoltre le equazioni integro-differeniziali di Maxwell come sono venute fuori cosi per caso alzandosi la mattina collegando un pò di cavi e provando a vedere cosa succede???dai non scherziamo...siamo seri!!!

Rispondi

di ,

grigione: "mi spiace ma il 100% di radioamatori CHE NON SONO INGEGNERI ELETTRONICI non avendo basi di matematica non sono in grado di progettare (altrimenti sarebbero ingegneri di RF)"
A parte il fatto che si puo' essere radioamatori anche con il diploma di perito elettronico (ed evidentemente i periti sono in grado di progettare) non mi e' mai piaciuto chi giudica gli altri in base al "pezzo di carta" di cui dispongono. Ho imparato che nella vita chiunque puo' insegnarci qualcosa indipendentemente dal suo titolo di studio. Conosci uno per uno tutti i radioamatori che NON sono anche ingegneri elettronici? Se non e' cosi' esprimi una opinione e non un fatto e le opinioni "sono come i c.....i : ognuno ha i suoi" (Ispettore Callaghan)

Rispondi

di ,

Guglielmo Marconi non mi sembra fosse laureato in ingegneria elettronica (che all'epoca forse non esisteva nemmeno), quando inventò la radio. Ma tant'è. Se sei convinto di quanto affermi, per non scatenare polemiche sterili, ti lascio nelle tue "certezze". Permettimi solo di dire che non le condivido, anzi credo piuttosto il contrario. Ribadisco: ma tant'è.

Rispondi

di ,

Guarda che TUTTA l'ingegneria radiotecnica attuale è stata costruita nel secolo scorso, pezzo per pezzo, dai radiomatori (civili e militari, questi ultimi sicuamente più "inquadrati" e meno disinteressati dei primi). Adesso radiotecnica te la puoi studiare "comodamente" (si fa per dire ovviamente... ma almeno è una cosa che PUOI LIMITARTI a studiarla a tavolino) ma prima che diventasse una facoltà universitaria, ingegneria radiotecnica ed elettronica ha dovuto essere letteralmente INVENTATA come ogni altra cosa. La teoria è sempre UNA SINTESI E UNA SISTEMATIZZAZIONE della pratica passata, non un qualcosa che si sviluppa al di fuori di essa. Le conoscenze si costruiscono sull'esperienza, non con idee appese in aria. Se prima non c'è esperienza sul campo e sulla materia viva, dopo non c'è un bel nulla, punto e basta.

Rispondi

di ,

mi spiace ma il 100% di radioamatori CHE NON SONO INGEGNERI ELETTRONICI non avendo basi di matematica non sono in grado di progettare (altrimenti sarebbero ingegneri di RF)...in realtà sperimentano basandosi sull'esperienza di realizzazioni precedenti....cosa molto diversa dalla progettazione.Ciò che fanno è sostanzialmente prendere un progetto già pubblicato da qualche altro ingegnere elettronico radioamatore (in genere sulle riviste specializzate) ...magari fanno qualche modifica secondo il loro "intuito" realizzano il PCB,saldano i componenti e lo testano....e gualà il gioco è fatto!!!Se tutti potessero tramite un semplice esame di patente radioamatoriale progettare dispositivia RF non ci sarebbe bisogno di andare all'università per diventare ingegneri..andremo tutti a sostenere la patente radioamatoriale!!!la realtà purtroppo è molto diversa.....

Rispondi

di ,

Veramente complimenti. Articolo spassosissimo! Da mettere come pagina conclusive sui testi di scuole superiori... Grande!

Rispondi

di ,

"a meno chè tu non lo copi da qualche altro ingegnere che lo ha progettato e diffuso (quest'ultimo caso è molto frequente tra radioamatori)" ..conosco molti radioamatori che in fatto di progettazione non sono secondi a nessuno.E' un po' come dire che le donne al volante sono disattente: sara' un luogo comune ma statistiche alla mano causano piu' incidenti gli uomini..

Rispondi

di ,

Purtroppo nella realtà succedono cose anche più grottesche degli "elettronici da pagina web": in questi giorni a Milano c'è in giunta una polemica ASSOLUTAMENTE CRETINA sul fatto che il ministero ha negato (per buoni e pare pure buonissimi motivi) l'agibilità all'uso parziale della nuova metropolitana per far correre una navetta in occasione dell'arrivo del papa a Milano (tra una settimana). Ora in qualsiasi altro paese RAZIONALE il mancato nulla osta sarebbe stato incassato per quello che era e amen: se una struttura non possiede ancora i requisiti di sicurezza per essere aperta al pubblico non la si usa, punto e basta. Invece se vi andate a leggere i giornali trovate: "colpo basso", "coltellata al cuore a Milano", "scelta incomprensibile del ministero" e altre fesserie sullo stesso tono. Questo è il risultato, alla fine, di non avere in giunta nessun vero tecnico che sappia il fatto suo... e nessuno che dia seriamente retta ai tecnici quando è il momento di farlo. Tutti manager da corsi CEPU... anche per quello che riguarda il loro stesso mestiere, figurarsi ingegneria civile, elettronica o di qualsiasi altro tipo :-(

Rispondi

di ,

ok allora chiedo scusa......

Rispondi

di ,

se conoscessi l'autore, te ne saresti accorto alle prime 3 parole. l'importante è aver risolto il disguido.

Rispondi

di ,

Se trattasi di articolo ironico allora lo accetto....basta specificarlo

Rispondi

di ,

ma davvero non hai colto l'ironia dell'articolo??

Rispondi

di ,

Solo un folle può affermare certe cose,gli ingegneri non sanno tenere in mano un saldatore e sono fissati con la matematica???bhè senza di loro (quelli bravi!!) caro amico non realizzeresti una bella cippa...purtroppo devi sapere che l'elettronica è una scienza e come tale è governata da leggi fisiche descrivibili attraverso processi matematici.Non ti puoi svegliare la mattina e realizzare qualcosa senza averlo progettato prima e simulato poi.....a meno chè tu non lo copi da qualche altro ingegnere che lo ha progettato e diffuso (quest'ultimo caso è molto frequente tra radioamatori).La progettazione richiede nolente o dolente abbastanza matematica o quanto meno ricavare oppurtune equazioni e vincoli da cui ricavare un opportuno dimensinamento.Quindi caro amico se ragioni in questo modo tu di elettronica non capisci proprio nulla!!!

Rispondi

di ,

Riassumici il contenuto in DUE minuti! :-P

Rispondi

di ,

LOL LOL LOL A leggere di malasanita' sorge il dubbio che il tuo metodo sia applicato anche nelle facolta' di medicina.... LOL LOL LOL Grande!

Rispondi

di ,

non è la guida che volevo, un quarto d'ora...pfffff ho trovato un video sopra internet dove me la insegnano in 8 minuti :D

Rispondi

di ,

Il ponte di Vacanza è come l'autostrada di Trombata: si fa da sé, non c'è bisogno di progetto! :-P

Rispondi

di ,

Ah ah ah spettacolare! Aggiungerei una cosa... non capisco quei stupidi che studiano anni per costruire i ponti come il Brooklin... Noi in Sicilia nemmeno li progettiamo!!! Hihihi... Diciamo che faremo un ponte si, il ponte di Vacanza, perchè solo a questo siamo buoni... Ciao e complimenti!

Rispondi

di ,

Illuminami Maestro: ma se non riesco a far quadrare i conti su un nodo di un circuito posso sostituirlo con un nodo delle stringhe delle scarpe? Dimmi di sì! Sono disperato! Devo dare un esame tra cinque giorni, no, che dico: lo dovevo dare cinque giorni fa ma poi il prof mi ha detto di prendere tutti i miei nodi e di andare a vendere perline per la strada! Che cuore di pietra! :-(

Rispondi

di ,

Solo nei circuiti audio di qualità stratosferica perché il segnale si può rovesciare e poi la fase diventa di quinta armonica ed il ritorno finisce nella placca schermo e se non hai le resistenze a strato metallico insieme al rumore di commutazione del diodo sul catodo si elimina la componente di frequenza che agisce sulla dinamica di respiro infinito e che ti introduce una distorsione che però non serve misurare perché gli strumenti non danno la vera risposta che solo l' orecchio può dare. E' questa è la scienza che nessuno ti insegna. ;-)

Rispondi

di ,

Fino ad oggi non avevo capito nulla! Ora grazie a te mi sono illuminato con luce da LED! Grazie TardoFreak, seguirò questi tuoi consigli e pian piano riuscirò ad essere un ELETTRONICO e a farmi assumere da una multinazionale cercando di fregare chi studia ore e ore sui libri!

Rispondi

di ,

Ottimo molto chiarificatorio, mi permetto di farti una domanda TardoFreak,nei circuiti elettronici pensi che fare uno o più nodi ai conduttori possa creare problemi di funzionamento al circuito ? .................:D

Rispondi

di ,

ottimo per chi si vuole approcciare con l'elettronica! condivido quello che hai detto:) bell'articolo ! :)

Rispondi

di ,

HAHA per certe cose rivedo me stesso da giovane, poi sono cresciuto :P

Rispondi

di ,

I LED tarocchi sono ovunque. La colpa è dei negozianti disonesti e delle multinazionali.

Rispondi

di ,

Alla grande! Bravissimo! Ne consiglierò la lettura a chi mi chiederà: come faccio a imparare l'elettronica?

Rispondi

di ,

No, hai comprato un led pirotecnico!

Rispondi

di ,

Tutto chiaro, si può cominciare. Ho messo un LED che ho comperato apposta, nella presa, (ho fatto un poco fatica perché nella presa c'erano dei pezzi di plastica e non riuscivo ad infilare i filini), ha fatto un flash ed un botto da paura, ed è saltato lo scatto. Cosa dici che era... un LED tarocco?

Rispondi

di ,

Articolo illuminante! :D Complimenti ;)

Rispondi

di ,

Magnifico! :D

Rispondi

di ,

Ecco perche non mi vengono i circuiti! Ora si che so come si fa l'elettronica! GRAZIE Tardofreak!

Rispondi

di ,

Dopo quelli su Fidocad e LaTeX, questo diventerà uno degli articoli più linkati nel forum ;-) Grande Tardo!

Rispondi

di ,

Ahaha bellissimo!! Che grande :)

Rispondi

di ,

Oh, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno, senza tanti giri di parole. Un tutorial coi fiocchi; non pedante, non noioso, divertente (che non guasta), e libero da qualsiasi condizionamento: non ti schiaccia la fantasia e la voglia di fare (o far fare). Un riferimento sicuro per molti!
Grazie Tardofreak

Rispondi

di ,

Grandissimo! Ora si che ho capito tutto! ;)

Rispondi

di ,

Un quadro perfetto; bravissimo.

Rispondi

Inserisci un commento

Per inserire commenti è necessario iscriversi ad ElectroYou. Se sei già iscritto, effettua il login.