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Premessa all'articolo
L'intento dell'articolo è quello di esporre in maniera schematica, senza scendere eccessivamente nei particolari matematici e tecnici, le varie tipologie di molle impiegabili, con una rassegna fotografica volta a mostrare ogni tipologia.
Precederà la rassegna una breve introduzione volta a spiegare cosa siano nella fattispecie le molle.
Introduzione
Le molle sono organi meccanici deformabili che consentono variazioni di posizione di altre parti mantenendole in contatto ma anche di assorbire energia cinetica trasformandola in energia potenziale nonché di immagazzinare la forza che ha prodotto la deformazione restituendola all'annullarsi della deformazione stessa.
Le molle vengono quindi usate per assorbire urti e deformazioni, per applicare forze con continuità al variare della distanza tra le parti interessate, per isolare vibrazioni, etc.
Esse possono essere considerate come elementi di collegamento di tipo deformabile, da considerare quindi, per quanto riguarda la relazione tra molla ed elemento su cui agisce, collegamento fisso, ma tale da consentire una mobilità relativa tra gli elementi collegati.
Possono essere destinate anche ad altre funzioni come assorbire energia mediante deformazione elastica, restituendola in un secondo tempo per azionare dei meccanismi, per mantenere in contatto organi in movimento con altri fissi (come ad esempio le valvole di un motore), oppure per ricondurre un organo meccanico nella sua posizione primitiva.
Il comportamento di una molla è sintetizzato dalla formula seguente:

dove:
- F è la forza applicata ;
- f è la deformazione o freccia ;
- k è un coefficiente detto rigidezza della molla, la cui espressione dipende dalla forma, materiale e condizione di montaggio della molla (l'inverso della rigidezza 1 / k è detto cedevolezza) .
Nel grafico che segue è ritratta la relazione tra F e f ed è detto caratteristica della molla:
Le molle possono essere montate:
- in parallelo: la rigidezza totale è pari alla somma delle rigidezze delle singole molle:

- in serie: la cedevolezza totale è pari alla somma delle singole cedevolezze:

Le molle possono essere classificate in base alla forma o al tipo di sollecitazione esterna a cui sono sottoposte o al tipo di deformazione indotta dalla sollecitazione stessa.
Di seguito proponiamo una rassegna delle varie tipologie di molle.
Molle ad elica di compressione
molla ad elica cilindrica (di compressione) a sezione circolare del filo | |
molla ad elica cilindrica a sezione quadrata (o rettangolare) del filo | |
molla ad elica conica | |
molla a bovolo (ad elica conica con sezione rettangolare) | |
molla biconica (convessa o a barile) | |
molla biconica (concava o a clessidra) |
Molle ad elica di trazione e torsione
molla di trazione ad elica cilindrica | |
molla di torsione ad elica cilindrica |
Molle a tazza (o disco)
molla a tazza | |
molle a tazza in parallelo | |
molle a tazza in serie |
Altre molle
molla a spirale | |
barra di torsione | |
balestra |
Precisione per precisione, va detto che le molle a balestra possono essere:
- a foglia unica con occhielli:
- a foglie senza occhielli:
- a foglie con occhielli e molla ausiliaria:
Per chi volesse approfondire...
...l'aspetto matematico e tecnico
Le molle, G. Petrucci "Lezioni di costruzioni di macchine", UniPa.
...come vengono fabbricate molle a torsione e a trazione
Bibliografia
Disegno tecnico industriale - Chirone, Tornincasa.