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I perchè del no alla TAV...

Ho provato a resistere, ma come vedete non ci sono riuscito: devo rispondere [1]. Secondo me l'argomento va affrontato nella sua complessità, e non solo giudicandolo per l'azione di uno stupido imbrattamuri. Come tutte le spese poi va valutata la sua effettiva utilità. Gli argomenti che intendo esporre sono pochi ma complessi; per fare questo approfitterò di vari studi fatti negli anni non solo da ambientalisti ma anche da economisti.

Indice

costo

“L’alta velocità è tra le opere infrastrutturali più costose e criticate per gli elevati costi unitari rispetto a opere simili. Secondo gli studi, l’alta velocità in Italia è costata 47,3 milioni di euro al chilometro nel tratto Roma-Napoli, 74 milioni di euro tra Torino e Novara, 79,5 milioni di euro tra Novara e Milano e 96,4 milioni di euro tra Bologna e Firenze, contro gli appena 10,2 milioni di euro al chilometro della Parigi-Lione, i 9,8 milioni di euro della Madrid-Siviglia e i 9,3 milioni di euro della Tokyo-Osaka. In totale il costo medio dell’alta velocità in Italia è stimato a 61 milioni di euro al chilometro.

Queste differenze di costo, di per sé poco probanti, possono rivelarsi però una spia, da verificare alla luce di altri indicatori, di un’eventuale cattiva gestione o di irregolarità delle gare per gli appalti pubblici”.
Nello specifico il tratto in questione, Torino-Lione, avrà un costo stimato di oltre 11 miliardi di euro, 5 dei quali a carico dell'Italia.

impatto ambientale

Per realizzare la folle galleria di 57 km occorre scavare oltre 13 milioni di m³ di roccia, 28 milioni di tonnellate. (1) con un tempo di realizzazione simile, circa 20 anni. Tutta questa roba contiene quantitativi non trascurabili di Uranio e Amianto (per ammissione dello stesso governo rappresenta il 15% del materiale di scavo) e dovrà essere messa da qualche parte.


I conci di cemento per rivestire la galleria hanno uma massa di circa 30 t/m, quindi si tratta di 1,8 milioni di tonnellate, quasi 300 kg per ogni piemontese. (2)

Per scavare la galleria occorrono almeno 1,64 EJ di energia, pari a 33 000 tonnellate di petrolio (3) .


Per produrre il cemento, occorre una quantità di energia ancora più alta, circa 3 GJ/t, per un totale di 5,4 EJ, ovvero 110 000 t di petrolio.


(1) Questi sono i numeri della nuova galleria del S.Gottardo, di lunghezza equivalente a quella della Val di Susa. Equivale al volume di tre cilindri di raggio 5 m e lunghezza 57 km (2 per la marcia normale e uno di emergenza). Lo scavo svizzero è iniziato nel 1998-1999 e terminerà se tutto va bene nel 2016-2017, 18 anni di lavori. Per ammissione dello stesso governo il materiale scavato raggiungerebbe i 17 milioni di t.

(2) I conci hanno uno spessore di 0,4 m, la circonferenza della galleria è di 31 m e la densità del cemento è pari a 2,5 t/m³

(3) Una fresa in uso delle ferrovie italiane ha una potenza di 5 MW e scava fino a 15 m/giorno; il tempo di lavoro per 57 km sarebbe quindi pari a 1800 giorni, 328 milioni di secondi. L’energia (netta) usata sarebbe quindi pari a P*t, ovvero 1,6E 15 J.


Tratto da un blog su ecoalfabeta, non me ne voglia l'autore, ma è molto ben fatto e merita la divulgazione.

benefici

Il problema da porsi non è se le infrastrutture abbiano un’utilità, ma se l’investimento costituisca l’uso migliore delle limitate risorse a disposizione di un Paese. A tal riguardo è forse utile porre a confronto la crescita dei paesi del nord Europa che hanno ammodernato le loro linee e incentivato il trasporto pubblico facendolo funzionare con costi molto bassi per i cittadini(Irlanda, Gran Bretagna) con altre realtà europee che hanno investito tanto nell'alta velocità (Francia-Germania); ebbene vi stupirà ma, negli ultimi anni il reddito procapite dei paesi anglosassoni è aumentato (con tasse più basse) fino a superare quello dei paesi continentali. Quindi più veloce non vuol dire più ricco.

benefici in Val Di Susa

Praticamente nulla, ponendo che passino 13 treni al giorno per una capienza media di 300 persone a treno; questa linea nel migliore dei casi porterà 3000 persone al giorno di media, facciamo anche 5000, alleggerirà il traffico sulle linee esistenti(stradali e ferrate) dell'1%. Altro discorso per le merci: siamo così sicuri che sarà così economico utilizzare questa linea costata solo 10 miliardi? Lo spostamento modale potrebbe avvenire solo imponendo divieti o tassando in misura elevata il traffico su strada: come si possano conciliare divieti e tasse ossia incrementi di costi per le aziende con il miglioramento della competitività economica del nostro Paese resta un mistero.

Appaltatori

Almeno loro sono persone serie...

Le imprese coinvolte

Le imprese coinvolte nella realizzazione della tratta Tav Torino-Lione:

LTF (Lyon-Turin Ferroviaire) è la società madre, responsabile della realizzazione dell’opera. Paolo Comastri, direttore generale di Ltf, nel 2011 è stato condannato in primo grado per turbativa d’asta; oggetto: la gara per la direzione dei lavori per il tunnel esplorativo della Torino-Lione. L’avvocato difensore di Comastri era Paola Severino, ministro della Giustizia del Governo Monti.

Cmc (Cooperativa Muratori e Cementisti) cooperativa rossa, quinta impresa di costruzioni italiana, al 96esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali che vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.

Rocksoil s.p.a società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.

Impregilo è la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. Appartiene a: 33% Argofin: Gruppo Gavio. 33% Autostrade: Gruppo Benetton. 33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti.

Pensiero

Ma se con quei NOSTRI soldi ammodernavamo un po' tutto? Non si rendeva più dignitoso tutto il paese e si ridistribuiva un po' di ricchezza? Ogni volta che sento parlare di alta velocità....Penso all' intercity notte Lecce-Milano o alla circumvesuviana alle 6 di mattina quando pensi...Cazzo speriamo che passi almeno quello delle 6.45.!!!

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Commenti e note

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di ,

T.A.V sta per Treno ad Alta Velocità. E siccome i costi in ballo sono enormi ci si chiede perchè mai si debba andare da Lisbona a San Pietroburgo in un giorno invece che in quattro.Alcuni si chiedono se è proprio il caso di spendere simili cifre per andare più in fretta. Si parlò di merci. Ed alcuni si chiedno perchè mai a San Pietroburgo debbano mangiare formaggio portoghese fresco e viceversa. Poi si cambiarono le carte in tavola. Non di TAV si parla ma di TAC. Treno ad Alta Capienza. Ed alcuni si chiedono capienza di chè? Di merci? Quale merce prodotta in Portogallo non può essere prodotta in Russia e viceversa? Il progresso? La ferrovia Palermo-Messina è a binario unico tutto curve. Avrebbe bisogno non di una TAV ma di un'aggiustatina al tracciato e di nuove carrozze,comode il giusto e locomotori moderni inteso come rapporto potenza-consumo. Lo stesso dicasi per la Reggio Calabria - Napoli. Niente spese enormi. In NordItalia va potenziato il servizio pendolare.In termini di offerta sull'orario, sul prezzo, sul confort, sulla velocità, sul numero di carrozze. Non abbiamo bisogno della TAV o della TAC ma di un ferrovia decente e puntuale.

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di ,

Si dovrebbe rinegoziare l'obiettivo. Invece di fare un buco in una montagna lungo 50 km si fanno 10 tunnel lunghi 5 km, perpendicolari a 5 fiumi di gran portata in un punto ad almeno 500 metri sul livello del mare.Poi si fa un buco al centro del fiume e si preleva il 10% della portata i il 100% delle piene. Si chiamano cisterne.Sono molte utili. Poi si fa un bell'acquedotto verso la pianura, 500 metri più in basso ed alla fine si mette un rubinetto. Diciamo se se questo idea è ben sviluppata affinchè tutto cada al posto giusto avremmo riserve di acqua a costo molto basso. In aggiunta potremmo continuare a fare altri buchi sotterranei. Da Milano Est a Milano Ovet ad esempio, due bei tunnel paralleli fra loro da destnarsi a magazzini materiali ed a tutte quelle attività che necessitano di poca luce artificiale... In breve: Viva i buchi nel sottosuolo. Al posto giusto e con obiettivi ambientali ben precisi.

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di ,

Sono convintamente NO TAV. Per me andare piano è fondamentale. E evitare che figli, nipoti e pronipoti dei mafiosi continuino ad avere patrimoni e cariche di governo pure. Di quelli che pensano che le decisioni in merito alle grandi opere abbiano qualcosa a che fare con la democrazia credo che abbiano le terminazioni dei nervi ottici ed uditivi ormai scollegate dalla nocciolina che gli è rimasta nel cranio.

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di ,

Intervengo, per ora, solo sulla questione degli espropri. Non mi risulta che siano state espropriate case, ma solo terreni non edificati, nè giardini, terreni pertinenziali, etc. La cosa curiosa è che alcuni esponenti no Tav di proposito hanno acquistati i terreni interessati proprio per acquisire il "diritto" a opporsi alla TAV, quindi l'esproprio non come un problema ma come un vantaggio! Al contario, ogni giorno, per innumerevoli opere pubbliche, piccole e grandi, utili e inutili (allargamento strada, realizzazione parcheggi, aeroporti, etc), vengono espropriati giardini di abitazioni, o le abitazioni stesse, qualche volta interi nuclei abitativi. Neanche lo si scrive sui giornali! Altro che movimenti di popolo che si oppongono. Accade oggi, è accaduto innumerevoli volte nel passato per la realizzazione di tutte le strade che utilizziamo, delle centrali elettriche, delle autostrade, ecc. Spesso con indennizzi ridicoli.

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di ,

ma è ovvio che sono anche considerazioni personali. Se ci rimetti la casa o la vallata puoi pure accettarlo, se sei molto altruista e se c'è un vantaggio per la comunità. Se invece hai mille motivi per sospettare che il tuo sacrificio serva solo ad arricchire i soliti, le balle ti girano e basta...

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di ,

"mi piacerebbe poter essere sicuro che avresti scritto le stesse cose se la TAV fosse passata, con esproprio, proprio sulla tua casa.." ...confermi quanto ho scritto, non si tratta di valutazioni economiche o di impatto ambientale o di chissà che altro tipo, ma solo ed esclusivamente personali.

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di ,

mi piacerebbe poter essere sicuro che avresti scritto le stesse cose se la TAV fosse passata, con esproprio, proprio sulla tua casa... La maggioranza ha ragione, ma ripeto solo in Italia c'è un simile livello di corruzione e malaffare. Di altre idee che avrebbero avuto molti più consensi ce ne sarebbero eccome...

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di ,

"Io non ho certezze ma ho ascoltato diverse analisi sulla TAC che numeri alla mano dimostrano che si tratta di uno sperpero di denaro a favore dei soliti noti." I numeri sono assoluti, la lettura dei numeri non lo è, soprattutto nel nostro paese. Scommettiamo che con gli stessi numeri alla mano ti posso dimostrare tutto ed il suo contrario? Io super-quoto e ultra-concordo con Mike, come ho già scritto in un altro commento a questo stesso articolo. E' ora di farla finita, a dire di no sono sempre capaci tutti, infatti esistono mille movimenti "No"qualcosa...Notav, NoGlobal, No al nucleare...qualche comitato per il "sì" lo vogliamo fare? io trovo che sia di una presunzione al limite del decente che persone senza alcuna competenza specifica impugnino degli studi dei quali non capiscono un accidente al fine di ottenere uno scopo personale. Il governo ha deciso, l'opera va fatta, PUNTO. Altrimenti si chiama Anarchia, non Democrazia, e nell'anarchia vince sempre la prepotenza di chi dice NO. Dal mio umile punto di vista, 1000 persone che si incatenano a una parete per bloccare un'opera decisa da un governo che ne rappresenta decine di milioni, sono solo un gruppo di prepotenti e criminali. E lo sono anche se hanno ragione, perché nella democrazia vince il volere di molti contro quello di pochi, anche se i molti vogliono tutti insieme fare una cazzata e i pochi sono quelli saggi. Le bambinate di chi sbatte i pugni a terra perché per una volta qualcuno va a mettere le mani nel loro andrebbero trattate per quello che sono, appunto bambinate. Quando da piccolo facevo i capricci, mia mamma mi sculacciava...

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di ,

caro flori2 da Siciliano emigrante con una laurea in tasca purtroppo mi dispiace ammettere che hai ragione.. quello che mi spiace ancor di più però è vedere che in molti condividano una filosofia sbagliata... "al SUD c'è la criminalità radicata che si infiltra negli appalti? allora non si fanno più appalti!" è come se a me dicessero " a Torino (dove vivo) ci sono stati zingari che hanno aggredito i controllori e quindi meglio non fare più controlli e accettare che alcuni viaggino senza biglietto" UN RAGIONAMENTO DEL PIFFERO Borsellino diceva: "Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo." Per come la vedo io non fare più appalti vuol dire rinunciare alla guerra e mettersi d'accordo per cedere il territorio.. la soluzione peggiore.

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di ,

Purtroppo, la Sicilia è destinata a spopolarsi. Appena i genitori che, con le loro pensioni o stipendi statali, mantegono ancora i figli adulti non ci saranno più ci sarà un'ondata migratoria forte.

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di ,

caro flori2, non posso darti torto, io sono meridionale e mi rendo conto che qui una cosa pulita, senza tangenti, camorra e corruzione, non la riescono a fare ma non è un buon motivo per abbandonare queste zone e la gente che ci vive. d'altra parte pure al nord va sempre peggio (vedi mose)

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di ,

Con tutti i suoi difetti ed eccessi, il movimento noTav (che riguarda solo la Torino-Lione, non la Tav in generale) mi pare uno dei rarissimi segni di vitalità sociale del nostro povero Paese in cui dominano la corruzione eccessiva (un po' ce n'è dovunque) e il pensiero mafioso. E' chiarissimo che QUELLA Tav serve solo a chi la vuole costruire, non certo all'utenza. Ma da noi è così: i servizi sono fatti per chi li eroga, non per chi dovrebbe utilizzarli. Un'impostazione criticata a parole, a volte, ma nella sostanza accettata da tutti come endemica, normale.

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di ,

Vai tranquillo che con l'ipotesi di investire sulle ferrovie siciliane ci sarebbero 10 volte gli sprechi attuali come minimo. Guarda la Salerno-Reggio Calabria.

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di ,

Mike, capisco perfettamente il tuo punto di vista (e anche la tua previsione finale che in certi momenti condivido) e capisco che non avendo approfondito l'argomento TAC preferisci una posizione agnostica. Io non ho certezze ma ho ascoltato diverse analisi sulla TAC che numeri alla mano dimostrano che si tratta di uno sperpero di denaro a favore dei soliti noti. Il "corridoio 5" ha un flusso di merci previsto abbondantemente in calo, le tratte che dovrebbe collegare, contrariamente alle previsioni di 20 anni fa, hanno un flusso di merci in crollo strutturale, non derivante cioè dal metodo di trasporto ma dalla mancanza di necessità che le merci transitino da lì. Indovina chi dovrebbe realizzare l'opera? Detto questo io sono favorevole al TAV, in tutta italia, ma continuano a farti tratte come la milano-bologna per impiegare 40 minuti invece di 1h e 20 e a me per fare da Palermo a catania ci vogliono oltre 4 ore di treno e mi tocca anche sentire gli "esperti" delle FFSS che in televisione vengono a dire "non investiamo su questa tratta perché porta pochi passeggeri" (non so se ci rendiamo conto, ma quanto m.chia di passeggeri vuoi con un treno che viaggia a 35Km/h?) e poi devo approvare una spesa di oltre 10 miliardi di euro per una tratta inutile? Capisci a me, ci prendono per i fondelli e ci fanno credere che non fanno le cose perché c'è chi protesta. Venissero a fare la palermo-catania e la palermo-messina e vedrai che nessuno protesterà perché non sarebbe un tentativo di truffa ai danni degli italiani.

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di ,

non ho letto tutto ma finché non ci sono treni ad esempio in zone della Sicilia o Sardegna, non si può parlare di costruire la TAV, prima bisogna dare dignità alla linea ferroviaria esistente!

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di ,

Davide, io non ho le tue certezze, per farmi solo un'idea dovrei mettermi a studiare con spirito critico e non ideologico ma non ne ho la voglia, il tempo ma soprattutto la competenza. Presumo che più di qualcuno l'abbia fatto, non saranno perfetti, sono esseri umani ma comunque sono state fatte delle scelte. Come per il nucleare siamo nel campo della "consulenza" dove non ci sono leggi matematiche e della fisica facilmente dimostrabili ma ipotesi, da una parte e dall'altra, dove vince quella predominante. C'è un momento per progettare, un momento per decidere e un momento per realizzare. Non si potrà realizzare mai nulla se si impiega tutto il tempo a progettare e a decidere. Ovvio che si può sbagliare, ma solo chi non fa nulla non sbaglia mai. Ci sono troppi interessi, corruzione, mafia, tangenti, ecc.? Certo che si, ma se abbiamo paura di questo allora non facciamo più opere pubbliche, dalla TAV all'ampliamento di qualche aula scolastica nel paesino... eddai! Vogliamo cambiare il sistema? Benissimo, io sono il primo, facciamo come in Svizzera, dove il potere della politica è limitato, decide la popolazione con i vari referendum locali, cantonali o federali, non c'è voto di scambio, non decide il politico, ma per fare questo l'itaglia (sic!) deve essere demolita come la Costa Concordia e ricostruita ex novo! Comunque è solo questione di tempo, il default è vicino e sarà un toccasana!

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di ,

Non sarei contrario all opera in se. Non sono un ambientalista esacerbato.Anche se,combiniamo casini ogni giorno. Da comune cittadino e populisticamente parlando,potrei far notare le palesi manchevolezze del sistema ferroviario italiano.... E che,forse converrebbe riammodernare e,rendere efficiente anche quello già esistente.... Poi,faccio due conti e,capisco che è tutto un gioco per far favori ad amici di amici,di amici,di amici,di amici.....

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di ,

Mike non posso condividere la tua opinione. Un'opera sbagliata non ha un momento in cui la si deve comunque iniziare, se è sbagliata (come ampiamente dimostrato) non va fatta. La più correttamente detta TAC (treno alta capacità) e non TAV come era all'inizio, è un'opera del tutto inutile, come dimostrano tutti gli studi indipendenti mentre non è neanche chiaro se esistano studi pro (seppure non indipendenti) Della TAV si può discutere, ma con la corruzione che abbiamo provocherà che il costo del biglietto surclasserà quello dell'aereo e a quel punto diventa una cosa ridicola.

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di ,

mike... condivisibile il tuo intervento? Si, però nei paesi civili nella decisione (che presuppone una approfondita valutazione di pro e contro) rientra anche il prezzo. In Italia i preventivi vengono sempre sforati alla grande. Se a casa mia il progettista sfora del 200% o più il preventivo... col cavolo che lo lascio continuare e col cavolo che gli saldo il conto. Quindi le polemiche sono sacrosante, perchè i soldi che buttano nel cesso, o meglio nelle tasche dei soliti, sono anche miei. Io le tasse le pago, quindi sento il diritto di poter esprimere dubbi e dissenso.

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di ,

Non ho letto l'articolo perché francamente l'argomento mi annoia, ho letto alcuni commenti e mi son cadute le braccia... si discute su un'opera ampiamente sviscerata, discussa, modificata, ecc. Ci deve essere un momento in cui finiscono le discussioni e iniziano i lavori. Qualsiasi opera ha dei pro e dei contro, anche solo per far coprire la pompeiana a casa propria devi coinvolgere ingegneri, architetti, geometri, consulenti, vicini di casa, guardia forestale, magistrato alle acque e produrre un metro cubo di carta. Basta!! Io pretendo che quando un governo, qualsiasi, anche non votato da me, ha preso una decisione, giusta o sbagliata dal proprio punto di vista, quell'opera venga realizzata nei tempi e nei modi previsti. Questo succede nei paese civili. E quando protestano con atti di guerriglia che costringono ad aumentare ancora di più i costi, mi convinco che l'opera sia giusta e necessaria anche se non lo pensassi.

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di ,

Solo per dovere di cronaca, in merito ad un intervento sopra il mio, mai stato democristiano, mai avuto la gestione di appalti in opere pubbliche se non talvolta incarichi di progettazione di piccola entità. La mia famiglia ha pagato sulla propria pelle il peso del sistema corruzione italiano. In particolare nel biennio 1992-1994 in seguito allo scontro di poteri tra DC e PSI. Non sono un ambientalista e non sono "contro" a priori, si sono disposto a rinunciare ad un po' di "consumo" se inteso come concetto esasperato specialmente quando questo concetto non è più in grado di portare il benessere che sognavamo negli anni 80. Trovo semplicemente illogico che si investa in un'opera ex novo quando non sono garantite condizioni sufficienti di fruibilità dell'esistente. Poi se l'opera ha l'unico fine di mettere in circolo denaro e forse tangenti, allora basta dirlo e lasciare da parte l'ipocrisia di dire che serve a migliorare la qualità della vita. Un saluto. Giulio

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di ,

Non volete le centrali, le strade, le antenne ecc ecc? Allora siate coerenti e vivete con niente telefono, niente cellulare, niente corrente elettrica, niente auto...come gli Amish. NIMBY

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di ,

si si lì'ignorante sei tu che non apri gli occhi... tu sarai il classico democristiano che ha mangiato per anni insieme alla dc...

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di ,

Non sono un ambientalista, e un NO TAV in senso assoluto.
Sono un Ingegnere ambientale, più volte ho visto ripetersi discussioni e scenari pro o contro un'opera (dal nucleare, al ponte sullo Stretto, per giungere alla TAV).
Non entro nel merito dei calcoli che ho letto, forse giusti e corretti o forse fuorvianti. Mi limito a dire un paio di cose che ritengo importanti per la riflessione.

La prima è che Leggi e Regolamenti sono scritti da politici, non da tecnici, molto raramente da politici competenti. Lo si vede da due caratteristiche: mancano per decenni o non escono i decreti attuativi e spesso vi sono errori nelle leggi o nei decreti, tipo la contraddizione con altre leggi già in vigore.
L'Italia è un paesello strano, ha un altissimo numero di leggi e regolamenti e la più alta confusione nell'applicarle. Questo non va bene.
Non va bene anche in materia di tutela ambientale dove spesso si gioca con i "limiti di legge" cambiando i numerelli magici, per far quadrare i conti.
Sicuramente avete esperienza quotidiana di ciò, basti pensare alle categorie Euro x delle catalitiche, ai limiti di arsenico per cui un'acqua è potabile o meno e via discorrendo.
La seconda cosa che mi preme dire è che è offensivo per l'intelligenza ritenere che in un sistema democratico i cittadini non abbiano il diritto e soprattutto il dovere di decidere le politiche energetiche ed ambientali del proprio Paese.
Se si apre una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale è perché a monte esiste una decisione esclusivamente politica, ed economica, di realizzare un'opera: in questa fase non c'è nessun ingegnere o architetto o perito chiamato in causa, ma solo un tavolo attorno al quale si sono seduti dei politici.
Aggiungo che sarebbe obbligatorio per direttiva europea, e in Italia non si fa praticamente mai, presentare il così detto "scenario zero". Sarebbe obbligatorio presentare, tra i possibili scenari riguardanti un'opera soggetta a VIA, anche la possibilità, con un sistema di calcolo o un modello di sviluppo, di non realizzare l'opera stessa e vedere cosa potrebbe accadere: traffico, inquinamento, flussi di traffico, merci persone.
Alle due questioni che ho indicato ne aggiungo una di carattere esclusivamente personale: non capisco davvero il senso dell'opera. Da un lato vorrei che i sostenitori fossero costretti a viaggiare per lavoro lungo l'Italia in treno e in automobile; avrebbero modo di osservare il livello disastroso del sistema delle infrastrutture nel Nostro Paese. Cito solo a titolo di esempio l'Aurelia tra Roma-Civitavecchia e Grosseto lungo la dorsale autostradale Genova-Napoli, oppure l'asse Toscana-Marche, semi inesistente.
Dovrebbe essere palese che esiste una scala di priorità e che in tale scala l'adeguamento dell'esistente venga prima del "nuovo". Non serve una laurea.
I treni intercity tra Salerno e Torino Porta Nuova sono soggetti a ritardi frequenti imbarazzanti, anche di 2 ore perché non c'è manutenzione sui convogli e il ritardo infatti parte spesso dall'assemblaggio dei vagoni in deposito.
Scena pietosa poi sul dissesto idrogeologico della Penisola.

Dico l'ultima e qui mi fermo perché ammetto di scrivere qualcosa di molto criticabile.
Sono seriamente convinto che il sistema Italia non possa non collassare, basta tenere d'occhio il rapporto deficit PIL, in aumento e il debito pubblico, in aumento. La famigerata ripresa non esiste, non c'è. Almeno per ora. Mi parrebbe quindi saggio razionalizzare, cioè usare il raziocinio e non il sistema tangenti, le spese e gli interventi là ove strettamente necessari ed utili; questi non sono tempi per spingere sulla crescita, ma per presidiare e salvare lo stato di fatto.
E' una questione prima di tutto morale.

Un saluto.
Giulio

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di ,

belca, le tue considerazioni sono una somma di ignoranza incompetenza e superficialità. Non prenderla come un offesa, è un dato di fatto.
- il fatto che amici di Silvio ci mangino dice poco sulla bontà di un opera, dice solo che c'è chi se ne approfitta. Se questa gente non ci fosse o si intervenisse in tal senso? non si può giudicare un'idea o progetto da chi la mette in atto.
- che c'entra il volontariato dell'Expo.. è questa l'unità di misura della democrazia secondo te?
- la democrazia in Italia c'è e come! sta solo a saperla usare. Purtroppo se la maggior parte del popolo è sputasentenze e ignorante devi accettare che "democraticamente" il tuo paese sarà guidato da idioti e ladroni.

La Democrazia impone che ogni paese abbia il governo che merita... da noi è esattamente così.

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di ,

La democrazia non è mai esistita...
Siamo sempre vissuti in una falsa democrazia...
Specie in questo paese siamo sotto una oligarchia di stampo mafio-fascista...
Ma in fondo è dal dopoguerra che la mafia ha preso il potere in Italia...
Dietro qualsiasi opera non c'è veramente lo scopo di agevolare il cittadino, ma agevolare il giro del denaro...

Il cittadino o il popolo è solo la scusa, il fine, il capro espiatorio per realizzare queste "porcate"...
Queste come l'Expo, come il mose, etc etc..
tempo fa chiesi informazioni riguardo al volontariato per l'expò...
ma poi feci questa riflessione: dopo aver rubato soldi anche per questa fiera a me mi offrono il volontariato? con la crisi che c'è dare anche una misera paga per 15 gg di fiera, no? Loro si sono fregati i milioni e a te ti offrono il volontariato...
Roba da vomito...

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di ,

Adesso andiamo a vedere le motivazioni che mi portano a dire no alla TAV:

1. l'Italia non è ad oggi in grado di gestire un ciclo dei rifiuti sicuro, sia per la criminalità organizzata che ci lucra che per la dubbia moralità di molti imprenditori Italiani.

2. indipendentemente dall'utilità e vantaggiosità che nel suo complesso un opera del genere possa avere l'Italia ha più bisogno di fortificarsi internamente che di rafforzare collegamenti esteri... dovremmo investire in opere pubbliche strategiche come il rafforzare le ferrovie interne, creare soluzioni per stabilizzare la rete elettrica Italiana, accumulare energia, migliorare le reti telematiche, strutturare le grandi città con metropolitane efficienti, recuperare le periferie e aumentare i livelli di sicurezza con sistemi di sorveglianza cittadini... Avere ferrovie di collegamento migliori con l'estero vuol dire solo accelerare il processo di colonizzazione economica che stiamo subendo.

3.è vero che "più veloce non vuol dire più ricco" ma più veloce vuol dire più economico poiché incidono meno i costi fissi e variabili componenti del trasporto... vogliamo fare questo favore a un economia francese che si è già in una certa misura accaparrata la rete di grande distribuzione Italiana (Carrefour)

4.C'è troppa corruzione e politica dentro questa opera per pensare che in un regime di legalità i costi non siano riducibili

5.Le opere pubbliche e il sistema svalutativo di un paese non funzionano più come prima dell'Europa Unita, dove un paese non è sovrano della propria moneta (l'Italia sapeva gestire male anche il meccanismo precedente figuriamoci...) dovremmo prima di tutto impegnarci in opere di entità minore e vedere come lo gestiamo.

In ultimo mi piace far presente che alcuni dei protestanti NO TAV sono politicamente o finanziariamente strumentalizzati o semplicemente esseri inutili che vivono di queste proteste.. ho visto a Piazza Carignano a Torino uno dei famigerati "cortei" con si molte famiglie realmente motivate e informate, ma anche:
- gente "protestante di professione" che negli anni '80 si occupava di discariche o di occupare fabbriche o di proteste di lavoratori ecc.. insomma professionisti del disordine che si son volatilizzati quando ottenuto adeguati compensi (gente che viene persino da Lecce a ribellarsi, e si sa che i Leccesi la Val Susa ce l'hanno nel cuore...)
- ragazzini con il volto coperto che imbrattavano vetrine di negozi su indicazione dei "reggenti il mandamento" con scritte "NO TAV"; messaggi inutili ma solo buoni a intimidire e danneggiare economicamente un commerciante che dovrà spendere per ripulire una vetrata di tasca sua.
- gente ignorante che non è in grado di argomentare le proprie ragioni e si limita a dire "NO" creando una folla manzoniana. ...purtroppo con gente così non si può e non si deve discutere quindi mi sa che si terranno la TAV.

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di ,

Bravissimo...
così come il rigassificatore
così come le discariche
così come tutto quello che non aggrada.
Ci sono delle volte che penso che la democrazia sia una fregatura.

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di ,

TAV un'opera mafiosa realizzata solo per gli "amici di Silvio.."

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di ,

premetto che sono anch'io contrario alla TAV per motivi che chiarirò più avanti, ma trovo alcune considerazioni dell'articolo alquanto superficiali.
Prendo a esporre:
1.Le valutazioni sul costo sono totalmente inutili se rapportate unicamente al kilometro. Le opere medie, grandi o medio-grandi che siano possono essere raffrontate unicamente in base a prezzi a misura da computo metrico non certo in maniera così a spanne (inoltre aggiungo che in caso di dubbi si può sempre denunciare l'eventuale anomalia all'osservatorio per i LLPP e relativa autorità di vigilanza).
Giusto per capire : la Tokio-Osaka è in pianura a livello mare e con delle gallerie lunghe più o meno come quelle dei modellini da tavolo, la Parigi-Lione credo non abbia gallerie significative in materiale roccioso.
Le linee in Italia costano troppo? è vero ma si dovrebbe vedere cosa includono i prezzi (rifacimento stazioni per esempio, barriere acustiche che son una fissazione Italiana ecc..) certo è che un bel controllo nei conti correnti dei dirigenti FS non sarebbe male...

2.L'impatto ambientale c'è sempre, "vuoi fare una centrale termoelettrica? serve una diga, non vuoi fare la diga perchè il cemento impatta? allora brucia combustibile fossile e impatti sull'aria che respiri"... insomma è l'essere umano che genera l'impatto noi possiamo solo limitarlo o spingerlo verso livelli di efficienza superiori per aumentare la "Sostenibilità" del nostro sistema.
Aldilà del costo energetico andrebbe messo a bilancio anche il risparmio derivante dai trasporti a consumo energetico minore. Il traforo del monte bianco è del 1965, per 50 anni i mezzi hanno avuto una via di percorrenza più breve in questi anni quanto combustibile fossile ha fatto risparmiare? una VIA o VAS deve sempre tener conto dei vantaggi e benefici di un opera altrimenti anche lo steccato di casa ha un impatto con bilancio negativo.

3.Per i benefici il confronto con i paesi del nord Europa non ha senso, ci sono un altro milione di fattori che ci differenziano: il nostro reddito procapite, le tipologie di economie e la loro struttura. il confronto dovrebbe essere di pertinenza.. ho preso un treno Londra-Liverpool 6 mesi fa e il costo raffrontato al reddito procapite non era tanto diverso da quello dei treni Italiani AV ( parità di percorrenza su 350 Km) per un Torino-Vicenza o Roma-Bologna... anche da noi hanno iniziato ad ammodernare e come vedi funziona allo stesso modo.. la verità è che noi siamo indietro come ritmo (mezza Italia è ancora nel 1950 per quanto riguarda ferrovie), tutto lì.

4.Sui benefici in Val di Susa son sicuro che non ce ne saranno. Soprassedendo sulla percorribilità dei mezzi pesanti son sicuro che succederà qualcosa di simile a quanto avvenuto a Santo Stefano di Camastra (ME). Questo era un paesino che prima dell'apertura dell'autostrada PA-ME aveva una notevole visibilità poiché tappa obbligata di percorrenza, ad oggi ha subito un tracollo turistico ed economico riprecipitando nell'oblio dell'anonimato poiché meno soggetto al passaggio (sia turistico che da parte di mezzi da lavoro).

5..... e parli di imprese appaltatrici... chissà che subappaltatori salteranno fuori!

Aggiungo una mia ultima considerazione in merito ai costi delle grandi opere e al loro tempo di rientro sotto il profilo economico. Nella valutazione di una grande opera andrebbe considerato che parte delle spese economiche sostenute per la realizzazione rientrano comunque nelle tasche dello stato sia come tasse che come redistribuzione economica di redditi a lavoratori. qualunque nazione di qualunque parte del mondo si è sempre migliorata con i seguenti passi:
-creare svalutazione monetaria per finanziare opere infrastrutturali di varia natura
-realizzare l'opera per ottenere un vantaggio strategico
-recuperare economicamente sia tramite l'utile d'opera (che è sempre stato limitato) che tramite il reddito redistribuito dalla stessa.

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questo il mio pensiero:
Non credo che "Il problema da porsi non è se le infrastrutture abbiano un’utilità, ma se l’investimento costituisca l’uso migliore delle limitate risorse a disposizione di un Paese. ".
Il problema da porsi è "che diavolo votiamo noi a fare un governo, se poi le decisioni scomode non gliele lasciamo prendere".
Il cittadino 1) non ha i dati 2) non ha le competenze di valutare cosa sia meglio fare con le risorse del paese, il cittadino ha il potere di votare e poi deve rimettersi alle decisioni di chi ha votato. E questo in italia succede, finché il governo non prova a fare qualcosa che non ci piace vicino a casa nostra. E allora cortei, proteste, rallentamenti, e alla fine non si fa niente. E poi cortei, proteste perché non c'è lavoro, perché sono tutti ladri, perché sono degli incompetenti.
E allora, cari italiani, continuiamo a protestare perché in Italia siamo tutti ingegneri, architetti, chimici e fisici così come siamo tutti allenatori.
E intanto l'Italia va a rotoli, ed è soprattutto colpa nostra.

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di ,

come si sarà capito dai miei commenti all'articolo "antagonista" non posso che essere d'accordo. Chi pensa che questi investimenti possano aiutare a ripartire dimentica appunto che in tempi di vacche magre implicano tagli da altre parti; in particolare io l'alta velocità la vedo come un ulteriore aumento del divario tra "ricchi" e "poveri", cioè tra chi può permettersi viaggi lunghi e veloci e chi deve subire traversie allucinanti sui treni dei pendolari, treni che veramente riducono l'uso del trasporto su gomma. Aggiungo anche che da più parti ho letto che in realtà le linee esistenti sono sottoutilizzate, anche relativamente al tratto TAV del Brennero (meno discusso, e sicuramente meno discutibile e più condiviso della val di Susa). Ci sarà da ridere se, per provare a ridurre l'uso dei TIR, tenteranno di aumentare le tariffe autostradali per i bestioni...

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di ,

Non ho i riferimenti ma ho letto-sentito più volte che il problema amianto non esista più. Superato dalle modifiche del tracciato proprio per venire incontro alle critiche che hanno portato ad evitare le rocce ricche di amianto. Però l'amianto è rimasto nel repertorio dei no tav.

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di ,

Non sono un ambientalista fondamentalista, non sono un No TAV, forse sono più un No Tram, dopo aver visto come sta diventando Palermo da quando sono iniziati i lavori per la posa delle varie linee tramviarie.
A Messina mi risulta che il tram sia stato tolto diverso tempo fa, magari mi sbaglio. Le vetture poi, sono state consegnate alla municipalizzata diversi anni fa, quando forse esisteva solo il progetto della linea tramviaria, sono costati diversi milioni di euro e ho la sensazione che quando (quando?) le rotaie saranno pronte per accoglierli, ci sarà già bisogno di rinnovare il ferro-parco (o di fare una massiccia manutenzione per renderli marcianti).
Non conosco il pensiero No TAV, ma ho visto (solo io?) parallelamente alle incompiute storiche, le compiute inutili.
Poi qualche bravo economista e qualche ingegnere "specialista" mi dirà che nel 2368 avremo il ritorno di investimento economico ed energetico. Intanto hanno sradicato decine e decine di alberi e ristretto le corsie stradali. Non ho idea di quanto costerà un biglietto del tram, ma conosco i palermitani (purtroppo, e anche a me viene un po' difficile andare a lavorare col tram, se non mi mettono a disposizione un capiente bagagliaio) e non so quanto successo riscuoterà rispetto agli autobus. Sì, probabilmente renderanno la città un immensa ZTL con cifre per l'accesso da estorsione... ma se nel 2368 inizieremo a goderne i benefici, che dire? Ben venga! :(

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