Ho provato a resistere, ma come vedete non ci sono riuscito: devo rispondere [1]. Secondo me l'argomento va affrontato nella sua complessità, e non solo giudicandolo per l'azione di uno stupido imbrattamuri. Come tutte le spese poi va valutata la sua effettiva utilità. Gli argomenti che intendo esporre sono pochi ma complessi; per fare questo approfitterò di vari studi fatti negli anni non solo da ambientalisti ma anche da economisti.
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costo
“L’alta velocità è tra le opere infrastrutturali più costose e criticate per gli elevati costi unitari rispetto a opere simili. Secondo gli studi, l’alta velocità in Italia è costata 47,3 milioni di euro al chilometro nel tratto Roma-Napoli, 74 milioni di euro tra Torino e Novara, 79,5 milioni di euro tra Novara e Milano e 96,4 milioni di euro tra Bologna e Firenze, contro gli appena 10,2 milioni di euro al chilometro della Parigi-Lione, i 9,8 milioni di euro della Madrid-Siviglia e i 9,3 milioni di euro della Tokyo-Osaka. In totale il costo medio dell’alta velocità in Italia è stimato a 61 milioni di euro al chilometro.
Queste differenze di costo, di per sé poco probanti, possono rivelarsi però una spia, da verificare alla luce di altri indicatori, di un’eventuale cattiva gestione o di irregolarità delle gare per gli appalti pubblici”.
Nello specifico il tratto in questione, Torino-Lione, avrà un costo stimato di oltre 11 miliardi di euro, 5 dei quali a carico dell'Italia.
impatto ambientale
Per realizzare la folle galleria di 57 km occorre scavare oltre 13 milioni di m³ di roccia, 28 milioni di tonnellate. (1) con un tempo di realizzazione simile, circa 20 anni. Tutta questa roba contiene quantitativi non trascurabili di Uranio e Amianto (per ammissione dello stesso governo rappresenta il 15% del materiale di scavo) e dovrà essere messa da qualche parte.
I conci di cemento per rivestire la galleria hanno uma massa di circa 30 t/m, quindi si tratta di 1,8 milioni di tonnellate, quasi 300 kg per ogni piemontese. (2)
Per scavare la galleria occorrono almeno 1,64 EJ di energia, pari a 33 000 tonnellate di petrolio (3) .
Per produrre il cemento, occorre una quantità di energia ancora più alta, circa 3 GJ/t, per un totale di 5,4 EJ, ovvero 110 000 t di petrolio.
(1) Questi sono i numeri della nuova galleria del S.Gottardo, di lunghezza equivalente a quella della Val di Susa. Equivale al volume di tre cilindri di raggio 5 m e lunghezza 57 km (2 per la marcia normale e uno di emergenza). Lo scavo svizzero è iniziato nel 1998-1999 e terminerà se tutto va bene nel 2016-2017, 18 anni di lavori. Per ammissione dello stesso governo il materiale scavato raggiungerebbe i 17 milioni di t.
(2) I conci hanno uno spessore di 0,4 m, la circonferenza della galleria è di 31 m e la densità del cemento è pari a 2,5 t/m³
(3) Una fresa in uso delle ferrovie italiane ha una potenza di 5 MW e scava fino a 15 m/giorno; il tempo di lavoro per 57 km sarebbe quindi pari a 1800 giorni, 328 milioni di secondi. L’energia (netta) usata sarebbe quindi pari a P*t, ovvero 1,6E 15 J.
Tratto da un blog su ecoalfabeta, non me ne voglia l'autore, ma è molto ben fatto e merita la divulgazione.
benefici
Il problema da porsi non è se le infrastrutture abbiano un’utilità, ma se l’investimento costituisca l’uso migliore delle limitate risorse a disposizione di un Paese. A tal riguardo è forse utile porre a confronto la crescita dei paesi del nord Europa che hanno ammodernato le loro linee e incentivato il trasporto pubblico facendolo funzionare con costi molto bassi per i cittadini(Irlanda, Gran Bretagna) con altre realtà europee che hanno investito tanto nell'alta velocità (Francia-Germania); ebbene vi stupirà ma, negli ultimi anni il reddito procapite dei paesi anglosassoni è aumentato (con tasse più basse) fino a superare quello dei paesi continentali. Quindi più veloce non vuol dire più ricco.
benefici in Val Di Susa
Praticamente nulla, ponendo che passino 13 treni al giorno per una capienza media di 300 persone a treno; questa linea nel migliore dei casi porterà 3000 persone al giorno di media, facciamo anche 5000, alleggerirà il traffico sulle linee esistenti(stradali e ferrate) dell'1%. Altro discorso per le merci: siamo così sicuri che sarà così economico utilizzare questa linea costata solo 10 miliardi? Lo spostamento modale potrebbe avvenire solo imponendo divieti o tassando in misura elevata il traffico su strada: come si possano conciliare divieti e tasse ossia incrementi di costi per le aziende con il miglioramento della competitività economica del nostro Paese resta un mistero.
Appaltatori
Almeno loro sono persone serie...
Le imprese coinvolte
Le imprese coinvolte nella realizzazione della tratta Tav Torino-Lione:
LTF (Lyon-Turin Ferroviaire) è la società madre, responsabile della realizzazione dell’opera. Paolo Comastri, direttore generale di Ltf, nel 2011 è stato condannato in primo grado per turbativa d’asta; oggetto: la gara per la direzione dei lavori per il tunnel esplorativo della Torino-Lione. L’avvocato difensore di Comastri era Paola Severino, ministro della Giustizia del Governo Monti.
Cmc (Cooperativa Muratori e Cementisti) cooperativa rossa, quinta impresa di costruzioni italiana, al 96esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali che vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.
Rocksoil s.p.a società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.
Impregilo è la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. Appartiene a: 33% Argofin: Gruppo Gavio. 33% Autostrade: Gruppo Benetton. 33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti.
Pensiero
Ma se con quei NOSTRI soldi ammodernavamo un po' tutto? Non si rendeva più dignitoso tutto il paese e si ridistribuiva un po' di ricchezza? Ogni volta che sento parlare di alta velocità....Penso all' intercity notte Lecce-Milano o alla circumvesuviana alle 6 di mattina quando pensi...Cazzo speriamo che passi almeno quello delle 6.45.!!!