Condoglianze alle famiglie e parenti delle vittime di questo disastro, che lascia tristezza e rabbia.
fonte Ansa.
Genova-Polcevera: crolla il ponte Morandi.
1
voti
I circuiti sono controcorrente. Seguono sempre la massa
-Per rispondere utilizza il tasto [RISPONDI] e non il tasto [CITA], grazie.-
-Per rispondere utilizza il tasto [RISPONDI] e non il tasto [CITA], grazie.-
0
voti
Roba da matti!
Solo al pensiero di quante volte lo ho percorso, l'ultima solo l'altro ieri per tornare a casa, mi vengono i brividi su per la schiena.
Una preghiera per le vittime e soprattutto per i loro cari.
Solo al pensiero di quante volte lo ho percorso, l'ultima solo l'altro ieri per tornare a casa, mi vengono i brividi su per la schiena.
Una preghiera per le vittime e soprattutto per i loro cari.
-
taglialegna
141 1 4 - Messaggi: 29
- Iscritto il: 4 apr 2017, 23:10
6
voti
E' impossibile non guardare i notiziari. E' impossibile non seguire le notizie su questo evento. Per un ingegnere, anche se non ingegnere civile, è impossibile non guardare le immagini con un occhio clinico.
Se vi fosse sfuggito, vorrei richiamare la vostra attenzione su un paio di dettagli.
Sono quelli i ferri di armatura dei piloni del viadotto? Prendete la colonna di sinistra e raffrontatela con le persone. Sarà un pilastro da 4 m x 4 m. Cosa ci sono, una decina di tondini da 30 mm per lato? E questo sarebbe cemento armato? Guardate l'immagine qui sotto.
Questo è il rapporto ferro/cemento che mi aspetto in una struttura del genere.
Questa è la base del pilone crollato. Dove sono i ferri di armatura?
Lo vedete il cemento 'strippato' solo nella parte esterna? Sembra proprio che i quattro ferri fossero solo li, e fossero talmente sottili da non essere neppure in grado di sostenere il peso proprio della colonna, altro che il viadotto.
Questo non ha nulla a che vedere con la regola dell'arte degli anni sessanta. Le cose fatte bene si facevano anche in quegli anni. Ciò che però deve far pensare è il perché nessuno abbia agito IERI. Anche se i criteri fossero cambiati a tal punto, non ci sono forse i disegni esecutivi sui quali fare una verifica con i criteri attuali? E se non ci fossero stati i disegni, nessuno si è mai preso la briga di radiografare una di quelle colonne?
Tanti dicono e scrivono che questo è il momento del cordoglio, per me è il momento dell'incazzatura: su quel viadotto ci sono passato più volte anch'io.
Se vi fosse sfuggito, vorrei richiamare la vostra attenzione su un paio di dettagli.
Sono quelli i ferri di armatura dei piloni del viadotto? Prendete la colonna di sinistra e raffrontatela con le persone. Sarà un pilastro da 4 m x 4 m. Cosa ci sono, una decina di tondini da 30 mm per lato? E questo sarebbe cemento armato? Guardate l'immagine qui sotto.
Questo è il rapporto ferro/cemento che mi aspetto in una struttura del genere.
Questa è la base del pilone crollato. Dove sono i ferri di armatura?
Lo vedete il cemento 'strippato' solo nella parte esterna? Sembra proprio che i quattro ferri fossero solo li, e fossero talmente sottili da non essere neppure in grado di sostenere il peso proprio della colonna, altro che il viadotto.
Questo non ha nulla a che vedere con la regola dell'arte degli anni sessanta. Le cose fatte bene si facevano anche in quegli anni. Ciò che però deve far pensare è il perché nessuno abbia agito IERI. Anche se i criteri fossero cambiati a tal punto, non ci sono forse i disegni esecutivi sui quali fare una verifica con i criteri attuali? E se non ci fossero stati i disegni, nessuno si è mai preso la briga di radiografare una di quelle colonne?
Tanti dicono e scrivono che questo è il momento del cordoglio, per me è il momento dell'incazzatura: su quel viadotto ci sono passato più volte anch'io.
0
voti
Spero che i piloni avessero i necessari parafulmini!
Ciao
Mario
Ciao
Mario
Mario Maggi
https://www.evlist.it per la mobilità elettrica e filiera relativa
https://www.axu.it , inverter speciali, soluzioni originali, cobot
Innovazioni: https://www.axu.it/mm4
https://www.evlist.it per la mobilità elettrica e filiera relativa
https://www.axu.it , inverter speciali, soluzioni originali, cobot
Innovazioni: https://www.axu.it/mm4
-
mario_maggi
15,6k 3 9 12 - G.Master EY
- Messaggi: 3418
- Iscritto il: 21 dic 2006, 9:59
- Località: Milano
2
voti
Sono rimasto anch'io perplesso dalla quantità di ferro presente, pur non essendo civile mi sembra poco.
Poi sospetto che nel corso degli anni, della precompressione originaria del calcestruzzo ne sia rimasta davvero poca, così eventuali sforzi di trazione sono andati a gravare su armature troppo esili…
Poi sospetto che nel corso degli anni, della precompressione originaria del calcestruzzo ne sia rimasta davvero poca, così eventuali sforzi di trazione sono andati a gravare su armature troppo esili…
1
voti
Nessuno ha informazioni su un eventuale fulmine caduto sul ponte?
Il ponte era dotato di parafulmini? (Spero proprio di si).
I parafulmini erano stati controllati?
Sembra che i tiranti abbiano avuto 352 trefoli più altri 112 aggiunti per la precompressione del calcestruzzo.
In assenza di parafulmine funzionante, la corrente di decine di migliaia di Ampere potrebbe aver fatto dilatare istantaneamente i trefoli facendo scoppiare il cemento circostante.
Ciao
Mario
Il ponte era dotato di parafulmini? (Spero proprio di si).
I parafulmini erano stati controllati?
Sembra che i tiranti abbiano avuto 352 trefoli più altri 112 aggiunti per la precompressione del calcestruzzo.
In assenza di parafulmine funzionante, la corrente di decine di migliaia di Ampere potrebbe aver fatto dilatare istantaneamente i trefoli facendo scoppiare il cemento circostante.
Ciao
Mario
Mario Maggi
https://www.evlist.it per la mobilità elettrica e filiera relativa
https://www.axu.it , inverter speciali, soluzioni originali, cobot
Innovazioni: https://www.axu.it/mm4
https://www.evlist.it per la mobilità elettrica e filiera relativa
https://www.axu.it , inverter speciali, soluzioni originali, cobot
Innovazioni: https://www.axu.it/mm4
-
mario_maggi
15,6k 3 9 12 - G.Master EY
- Messaggi: 3418
- Iscritto il: 21 dic 2006, 9:59
- Località: Milano
3
voti
La situazione è molto simile al copione del Vajont: DOPO è sempre molto facile evidenziare i problemi e le cause del disastro.
Una scena dell'omonimo film dà la chiave di lettura di queste catastrofi, spiegando molto bene l'atteggiamento italiano di fronte alla prevenzione:
Geologo: "Quella crepa si sta allargando, se non interveniamo subito sarà un disastro! Viene giù tutto!"
Ingegnere: "Va bene. Se lei si assume la responsabilità di quello che sta affermando, io do ordine immediato. Evacuiamo 5000 persone, stanziamo la somma necessaria e risolviamo il problema. È davvero convinto di ciò che sta affermando? Se la sente, lei, di assumersi questa responsabilità?"
Geologo: "Beh... no."
Comprendere il "no" del geologo è semplice: nessuno si sognerebbe di investire cifre rilevanti per mettere in sicurezza un'opera che a tutti gli effetti non è ancora crollata. Sta in piedi --> è già perfetta, ogni spesa aggiuntiva è pura paranoia.
Ma io dico, siamo realisti: ve lo immaginate il responsabile della sicurezza che chiede di bloccare il traffico di uno dei punti nevralgici dell'intero Paese, proponendo di DEMOLIRE tutto e rifare l'opera da zero?
Ammettiamo che sia animato da senso civico e presenti l'esposto, come pensate che vada a finire? Viene stanziata una bella tangente (talvolta auto di lusso, talvolta un bel viaggio), una pacca sulla spalla, ritiriamo tutto, metti una firmetta qua, non ci provare mai più e siamo tutti d'accordo.
I fatti parlano chiaro: in Italia crolla un ponte ogni due mesi. Aspettiamo il prossimo, facendo gli opportuni scongiuri.
Tanto a morire sarà solo qualche proletario.
Una scena dell'omonimo film dà la chiave di lettura di queste catastrofi, spiegando molto bene l'atteggiamento italiano di fronte alla prevenzione:
Geologo: "Quella crepa si sta allargando, se non interveniamo subito sarà un disastro! Viene giù tutto!"
Ingegnere: "Va bene. Se lei si assume la responsabilità di quello che sta affermando, io do ordine immediato. Evacuiamo 5000 persone, stanziamo la somma necessaria e risolviamo il problema. È davvero convinto di ciò che sta affermando? Se la sente, lei, di assumersi questa responsabilità?"
Geologo: "Beh... no."
Comprendere il "no" del geologo è semplice: nessuno si sognerebbe di investire cifre rilevanti per mettere in sicurezza un'opera che a tutti gli effetti non è ancora crollata. Sta in piedi --> è già perfetta, ogni spesa aggiuntiva è pura paranoia.
Ma io dico, siamo realisti: ve lo immaginate il responsabile della sicurezza che chiede di bloccare il traffico di uno dei punti nevralgici dell'intero Paese, proponendo di DEMOLIRE tutto e rifare l'opera da zero?
Ammettiamo che sia animato da senso civico e presenti l'esposto, come pensate che vada a finire? Viene stanziata una bella tangente (talvolta auto di lusso, talvolta un bel viaggio), una pacca sulla spalla, ritiriamo tutto, metti una firmetta qua, non ci provare mai più e siamo tutti d'accordo.
I fatti parlano chiaro: in Italia crolla un ponte ogni due mesi. Aspettiamo il prossimo, facendo gli opportuni scongiuri.
Tanto a morire sarà solo qualche proletario.
Alberto.
1
voti
venexian ha scritto:E' impossibile non guardare i notiziari. E' impossibile non seguire le notizie su questo evento. Per un ingegnere, anche se non ingegnere civile, è impossibile non guardare le immagini con un occhio clinico.
Sono quelli i ferri di armatura dei piloni del viadotto? Prendete la colonna di sinistra e raffrontatela con le persone. Sarà un pilastro da 4 m x 4 m. Cosa ci sono, una decina di tondini da 30 mm per lato? E questo sarebbe cemento armato? Guardate l'immagine qui sotto....
....
Tanti dicono e scrivono che questo è il momento del cordoglio, per me è il momento dell'incazzatura: su quel viadotto ci sono passato più volte anch'io.
Ciao, io non me ne intendo assolutamente, ma e' la prima cosa che ho notato anche io...sembrano piccoli sparuti fili di ferro immersi in una massa enorme di pesante cemento...questo sarebbe cemento armato???
ripeto, io non me ne intendo, forse in quel punto non serviva l'armatura?
perche' se invece e' proprio come tutti noi abbiamo notato, non mi spiego xche gli architetti/ingegneri intervistati dai mass media non ne hanno fatto cenno (mi pare)...boh...
e poi xche tutto questo cemento? non sarebbe meglio uno scheletro in acciaio per una struttura simile?...riboh...
1
voti
Dal punto di vista tecnico non ho conoscenze per contribuire in modo "costruttivo".
Però, in tal caso, non mi sembra si ricada solo in discussioni alimentate a posteriori dell'accaduto: per tutta una serie di circostanze, elementi, episodi, fatti, mi pare(mi pare) che i prodromi d'un sinistro eccezionale fossero presenti.
Fino a che punto il timore d'esporsi alla veemenza di chi ti mette in discussione può inibire una presa di posizione ?
Saluti
Però, in tal caso, non mi sembra si ricada solo in discussioni alimentate a posteriori dell'accaduto: per tutta una serie di circostanze, elementi, episodi, fatti, mi pare(mi pare) che i prodromi d'un sinistro eccezionale fossero presenti.
la similitudine ci può stare, basti pensare a quel che accade quotidianamente, nel piccolo, in diverse aziende: chi segnalasse un problema, difficoltà per lo svolgimento d'un lavoro, obiezioni su stringenti tempistiche incompatibili con la realizzazione, correrebbe il rischio di diventare capro espiatorio per gli errori che si rivelerebbero poi tali o i ritardi che dopo inizierebbero a sovrapporsi.brabus ha scritto:(...) Comprendere il "no" del geologo è semplice: nessuno si sognerebbe di investire cifre rilevanti per mettere in sicurezza un'opera che a tutti gli effetti non è ancora crollata. Sta in piedi --> è già perfetta, ogni spesa aggiuntiva è pura paranoia.(...)
Fino a che punto il timore d'esporsi alla veemenza di chi ti mette in discussione può inibire una presa di posizione ?
Saluti
W - U.H.F.
-
WALTERmwp
22,3k 4 8 13 - G.Master EY
- Messaggi: 6475
- Iscritto il: 17 lug 2010, 18:42
- Località: le 4 del mattino
Torna a Magazine: notizie, presentazioni, annunci e molto altro
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti