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Uso del navigatore GPS parte III: esplorazione (scouting) virtuale

In questa terza parte farò alcuni esempi su come utilizzare siti e mappe per preparare a casa, in sicurezza e con tranquillità, l'esplorazione (scouting) di zone o percorsi non conosciuti e non disponibili in rete.

L'uso di questi strumenti permette, entro certi limiti, di prevedere le difficoltà naturali che ci aspettano, la disponibilità di acqua o punti di ristoro e l'esistenza di eventuali percorsi alternativi in caso di imprevisto o difficoltà eccessiva. Ricordo le prime due parti di questa serie di articoli:

Parte I: strumenti e app (navigatori e app per smartphone) GPS parte I

Parte II: scaricare e gestire le tracce (uso di Wikiloc, Mapsource) GPS parte II


Per continuità descriverò quindi lo scouting dell'escursione pianificata nella 2a parte, anche se l'area del Pollino non è un'area poco conosciuta.

Indice

Google Earth

Google Earth è sicuramente il software più conosciuto per la visione da satellite di aree urbane ed extraurbane, una visione "a volo di uccello" che fino a qualche anno fa aveva risoluzione e nitidezza insufficienti in molte aree, ma che sta progressivamente migliorando.

Non ne ho parlato nella parte II perchè Earth pur permettendo di tracciare percorsi non permette la visualizzazione di sentieri o mulattiere: solo le strade asfaltate e le carrarecce principali risultano visibili, come debole traccia su eventuali coperture boschive oppure in maniera più netta attivando l'opzione per visualizzare le strade (Google Map).

Earth ha però alcune funzioni interessanti per un esame delle tracce preparate con altri software:

- permette la visualizzazione di ampie aree per una valutazione veloce delle asperità e della disposizione di monti e vallate

- permette di "percorrere" ogni traccia col cursore per individuarne i punti critici (es punti a maggior pendenza)

Ecco quindi la visione dell'area scelta per l'escursione, ottenuta aprendo in Earth il file .gdb; per semplicità ho creato un file contenente solo i 4 percorsi toccati dall'escursione.

10_earth1.jpg

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Aumentando lo zoom sulla parte finale dell'escursione è possibile farsi una prima idea dell'orografia del posto.

11_earth2.jpg

11_earth2.jpg

A questo punto valutare le pendenze è più facile rispetto ai grafici in mapsource; inoltre Earth visualizza altitudine e pendenza anche di tracce prive di tali dati, "proiettandole" evidentemente sul geoide memorizzato nel software. Visualizzando per esempio il percorso verde si visualizza la posizione esatta di un breve strappo finale con pendenza vicina al 50% (freccia rossa):

12_earth_pendenza.jpg

12_earth_pendenza.jpg

anche la svolta pianificata a sinistra (waypoint 10) è lungo un percorso che presenta in quella zona pendenze intorno al 50%: la fatica finale per arrivare in cima non è aggirabile!

Mappe scaricate

Le mappe, equivalente digitale delle varie carte disponibili in forma cartacea, sono ormai disponibili in vari formati sul web, sia gratuitamente che dietro pagamento (di solito molto ragionevole).

Permettono sia una esplorazione virtuale da casa, sia (concettualmente) la possibilità di esplorare la zona scelta direttamente sul campo.

Personalmente preferisco usarle a casa: la visualizzazione delle mappe sui navigatori può creare confusione, soprattutto se la velocità di percorrenza è elevata (es MTB, moto); sul navigatore che avevo fino a pochi mesi fa la visualizzazione di mappe era di fatto impossibile a causa delle dimensioni ridotte dello schermo (si veda la parte I).

In ogni caso è opportuno a mio avviso pianificare a casa l'escursione ed evidenziarla con opportuni waypoint o in altro modo, e poi limitarsi sul campo a deviazioni e modifiche parziali.

Una delle mappe che preferisco è quella dei sentieri e strade percorsi in bicicletta OpenMTB; ecco come diventa la schermata della zona del Pollino dopo aver istallato le mappe OpenMTB scaricate dal sito www.openmtbmap.org.

12_openMTB1.jpg

12_openMTB1.jpg

Sono presenti strade, carrarecce, alcuni sentieri, nomi di località, altimetrie, fonti, anche alcune attività commerciali. Tutte informazioni utili ma che possono confondere (anche se su alcuni navigatori è possibile spegnerle selettivamente). Zoomando sulla parte finale dell'escursione sono visibili un paio di sentieri (linee tratteggiate) che potrebbero rappresentare un'alternativa rispetto alle tracce scaricate da Wikiloc.

13_openMTB2.jpg

13_openMTB2.jpg

GPSvisualizer

GPSvisualizer è ad oggi il mio sito preferito per la tracciatura e lo scouting da casa GPSvisualizer

Basta una connessione internet per avere tantissime mappe disponibili, senza la necessità di istallare o pagare nulla. Ovviamente esistono tante altre possibilità (siti di escursionisti, forum ecc) ma questa a me sembra la più semplice e potente.

Descrivo solo alcune delle funzioni che offre, quelle che utilizzo maggiormente.

14_GPSvisua1.jpg

14_GPSvisua1.jpg

La funzione di conversione (cerchio azzurro) permette di convertire tra loro i numerosi formati usati dai vari dispositivi o software (es: kml, gdb o il più diffuso gpx).

La funzione SANDBOX (drawing, cerchio rosso) è invece quella più importante e permette di importare e visualizzare un file di tracce sovrapponendolo a numerose mappe o immagini satellitari, e tracciare nuovi percorsi ricalcando sentieri o strade visibili nelle mappe ma non disponibili online come file GPS (scouting virtuale).

Ecco la videata che appare cliccando su Sandbox:

15_drawing1.jpg

15_drawing1.jpg

è possibile (1) centrare la schermata su una località nota, oppure richiamare un file di tracce (2) e la schermata si centrerà automaticamente sulle tracce, impostando di default Google hybrid (una visualizzazione da satellite presa da Earth) come sfondo; prima di importare il file è importante aumentare nell'apposita casella il numero massimo di punti per traccia, impostato per default su 200.

E' possibile ovviamente (3) scegliere altre mappe come sfondo, e tracciare nuovi waypoint o nuovi percorsi (4 e 5).

E' proprio cliccando in alto a sinistra (3) che si scoprono le tante mappe disponibili, per esempio il classico google map per visualizzare le strade asfaltate di accesso alla zona:

16_map.jpg

16_map.jpg

Più interessanti le mappe specialistiche per individuare sentieri e asperità naturali, la scelta è veramente ampia; per esempio zoomando sulla parte finale dell'escursione e caricando opencyclemap ottengo una visualizzazione simile a quella ottenuta su Mapsource scaricando OpenMTB:

17_open.jpg

17_open.jpg

è l'opzione che preferisco, con una visualizzazione abbastanza pulita di molti sentieri, linee altimetriche, aree boschive.


Un' altra possibilità nostalgica ma ancora molto utile è l'attivazione delle cartografia IGM (Istituto Geografico Militare).

Le carte IGM 1:25.000 sono utilizzate come base per molte delle carte escursionistiche di altri produttori. Sono, per la maggior parte, piuttosto datate, quindi da usare sempre con cautela ai fini esplorativi: alcuni sentieri o mulattiere per esempio potrebbero essere abbandonati da tempo e quindi impraticabili. Ma ancora oggi sono a mio avviso imbattute per la quantità di informazioni contenute: sorgenti, rocce, corsi d'acqua e bacini, altimetrie, denominazioni di località; permettono quindi di farsi un’idea generale della topografia del territorio e cercare eventuali collegamenti in caso di samrrimento o sentiero impraticabile.

Ecco per esempio come appare la parte finale dell'escursione usando come sfondo la carta IGM 1:25000:

18_IGMrid.jpg

18_IGMrid.jpg

E' possibile a questo punto, usando la mappa MTB o IGM, inserire ulteriori waypoint o percorsi alternativi ricalcando i sentieri visibili sulle mappe secondo le note convenzioni (es mulattiera= doppia linea tratteggiata; sentiero facile: tratteggio; sentiero difficile: successione di punti).

Conclusioni

Con queste informazioni di base abbiamo visto come scaricare percorsi dal web, valutarne le difficoltà e i punti di interesse ed eventualmente aggiungere varianti non presenti online.

Il navigatore e gli strumenti software disponibili non possono sostituire esperienza, senso dell'orientamento e soprattutto una sana prudenza, ma permettono sicuramente di avventurarsi in zone sconosciute con più consapevolezza e senza doversi orientare usando solo una mappa cartacea, magari sotto un acquazzone.


Nella prossima e ultima parte farò qualche esempio di uso sul campo, con report di escursione e post-processing per archiviare e riutilizzare i dati memorizzati dallo strumento durante l'escursione.

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