"Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla"
pare abbia detto il filosofo George Santayana (1863 – 1952). Così ogni tanto non è male ripercorrere la storia, anche quella della tecnologia, che nel nostro caso può essere ristretta a quella dell'informazione digitale. E’ quello che fa, a grandi linee, la rivista on line Network World nel celebrare i 30 anni della sua esistenza.
Il passato
Si parte quindi dal 1986, quando l’informatica stava rapidamente diventando un fenomeno di massa, per passare in rassegna gli eventi che appaiono cruciali ma che i più giovani di noi tendono a non conoscere e quelli più vecchi (come me) a guardare con un pizzico di nostalgia. In realtà, almeno nel mio caso, la nostalgia non è tanto per le apparecchiature dimenticate, quanto per la giovane età che non c’è più. Eppure anche qui si nasconde un inganno: non necessariamente da giovani si è così giulivi e si vive un tempo così meraviglioso. Spesso il passato viene idealizzato, forse nel tentativo di esorcizzare alcune difficoltà del presente. Ho pensato comunque di riportare qui i punti principali (o meglio che a me appaiono tali) evidenziati da Network World; magari l’elenco, un po’ US oriented, non è completo e se qualcuno vuole aggiungere altre voci è il benvenuto!
Il PC
Nel 1986 il microprocessore è già una realtà consolidata (l’Intel 8080 a 8 bit era stato rilasciato nel 1974); viene usato in molti sistemi elettronici, comprese la macchine a controllo numerico e alcuni apparati di telecomunicazione, raramente con funzioni “centrali” e più spesso in funzioni di controllo, configurazione, monitoraggio. I PC, per i quali da sempre il microprocessore costituisce il “cuore”, cominciano a diffondersi: in US ne esistono già 30 milioni, in Europa molti meno. La Compaq batte la IBM usando il primo Intel 80386 (32 bit), mentre la IBM puntava sul suo PS/2 e combatte i cosiddetti “IBM compatibili” ancora per 7 anni. La sigla PC (personal computer) che oggi usiamo in senso generale era a quei tempi una specie di esclusiva IBM.Le LAN
Nello stesso periodo si affermano gli standard per le reti locali (LAN). La IBM aveva partorito il suo Token Ring, una tecnologia il cui l’accesso viene regolamentato in modo piuttosto rigido, ma non vive molto, perché la Ethernet, “inventata” dalla Xerox, si rivela assai meno costosa e con prestazioni simili e, rapidamente, crescenti, paradossalmente quando passa dal cavo coassiale al doppino telefonico e dalla topologia a bus a quella a multi stella. La IEEE la benedice emettendo lo standard 802.3; nascono aziende come Novell e 3Com che fanno la loro fortuna sulle reti locali.
Il primo worm non si scorda mai
A proposito di sicurezza, il primo worm fu lanciato nel novembre 1988 da Robert Morris, studente alla Cornell University: non era distruttivo, ma le macchine andavano in crash. Fu punito severamente ma nel 1999 divenne professore al MIT di Boston.
Il web e l’ipertesto
Tim Berners-Lee lo inventò nel 1989 mentre lavorava come programmatore al CERN di Ginevra. Scrisse il primo web client-server nel 1990 e creò l’HTML e il protocollo http. Scusate se è poco! Nel 1991 il web diventa pubblico.
La macchina Cisco
La Cisco era nata nel 1984 ma spiccò il volo nel 1990. Al momento conta più di 70.000 dipendenti e ha un reddito annuale di oltre 40 milioni di dollari; dal 1993 ha acquisito 175 aziende.
L’internet diventa pubblico
Dopo che la National Science Foundation (NSF) ha cambiato la sua politica, l’Internet è diventata una rete accessibile pubblicamente senza restrizioni commerciali. Nel 1992 int Cerf e Robert Kahn fondano la Internet Society. Gli host connessi sono già più di 1 milione.
Linux
Mentre Unix era già in auge dalla fine degli anni ’70, nato negli AT&T Bell laboratories, lo studente finlandese Linus Torvald tira fuori nel 1991 la variante chiamata poi Linux che negli anni è stato adottato da IBM e ha riscosso un successo mondiale tuttora in corso.
La guerra dei web browser
Andreessen e Clark fondarono la Netscape nel 1994 per commercializzare Navigator, il piùfamoso web browser. Bill Gates rispose con il browser Internet Explorer e nel 1999 ingloba la Netscape per 4,2 milioni di dollari.
E-commerce
Si pensa che l’e-commerce abbia avuto inizio nel 1994 quando il Navigator si è dotato della cifratura SSL. Nel 1995 nasce Amazon e nel 1996 spunta Ebay. Pare che il mercato e-commerce sia attualmente intorno ai 750 milioni di dollari.
Voip
L’avvento del Voice over IP (VoIP) ha cambiato profondamente il panorama delle telecomunicazioni. Molti considerano il 1995 come l’anno in cui il Voip è stato ufficialmente introdotto, grazie a un pacchetto della VocalTech, in US. Nel 2004, quando la Bank of America annunciò che avrebbe installato 180.000 telefoni Cisco IP e sostituito con IP PBX centralizzati 363 PBX in 5.000 filiali, il VoIP era entrato definitivamente in scena. Secondo la Infonetics nel 2014 il mercato VoIP worldwide ha raggiunto 70 milioni di dollari.
L’affermarsi del TCP/IP
La lotta tra SNA e TCP/IP è stata una delle più accese della storia industriale. La IBM aveva introdotto l’architettura SNA (System Network Architecture) nel 1974 e a metà degli anni ’90 arrivò a uno scontro mortale con Cisco, che proponeva un’architettura basata su TCP/IP, molto più flessibile. (Personalmente ricordo di aver vissuto questa lotta all’interno di Telecom). Alla fine IBM si vide costretta a vendere la maggior parte del suo networking a Cisco.
Due studenti della Standford University, Larry Page e Sergey Brin, lanciarono il loro motore di ricerca, che girava su Linux, nel 1996 e lo chiamarono Google, pare per assonanza con gogol, il nome dato al numero 10^100. Si dice che oggi valga 100 miliardi di dollari. Pare però che sia stato (al solito) un italiano a inventare il fortunato algoritmo, Massimo Marchiori, matematico e professore associato di informatica all'università di Padova, con il suo progetto HyperSearch. Fu lui infatti a svelare al mondo come scandagliare la rete con la precisione a cui, dopo di allora, ci ha abituati tutti quanti Google. Seduto in platea ad ascoltarlo quel giorno, durante una conferenza a Santa Clara, in California, c’era Larry Page…
Il CD
Secondo il Computer History Museum, il Compact Disc-ReWritable (CD-RW) divenne un prodotto stabile nel 1996. Io avevo cominciato a sentirne parlare già nei prima anni ’80 ma il brevetto da parte del suo inventore James T. Russell risaliva al 1970. Poteva raggiungere le 1000 riscritture, ma ben presto la riscrivibilità perse di appeal e si affermò definitivamente la versione Read Only Memory (ROM).
Web services (WDSL), XML, SOAP
L’XML (eXtended Mark Language) diventa ufficialmente uno standard nel febbraio 1998, quando il World Wide Web Consortium lo sancisce. Nel settembre 2000 ha luogo La creazione dello XML Protocol Working Group.Nel 2001il WSDL (Web Service Description Language) diviene ufficialmente riconosciuto. Gli Web services sono applicazioni che possono comunicare con altre applicazioni in rete, usando un set di protocolli standard quali SOAP 1.0, basati su XML.
WiFi
Nel 1999 lo standard di networking short-range IEEE 802.11b viene rinominato Wi-Fi, che comincia a diffondersi come “free connection” in luoghi pubblici e poi, rapidamente, anche nel campo consumer, soppiantando nella maggior parte dei casi le vecchie connessioni LAN con cavi.
Millennium bug
L’incubo millenaristico di medievale memoria assunse il minaccioso aspetto informatico che avrebbe bloccato tutto il mondo per la mancanza di lungimiranza nel formato delle date, manifestata dai programmatori del secolo XX. Il blocco però non ci fu, e i rimedi messi in atto non furono così dolorosi.
Fu lanciato nel 2004 da Mark Zuckerberg, Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes ed è diventato un altro di quei successi di origine “college”. I social network come oggi li conosciamo hanno i loro precursori in America Online, Prodigy, CompuServe e Geocities, che a loro volta derivavano da Usenet, ARPANET, LISTSERV e BBS (Bulletin Board System).
Il grande Cloud
Nel 2006 Amazon lanciò il suo Amazon Web Services package on Amazon S3, iniziando così quel processo di cambiamento dello storage e del managing dei dati che è tuttora in corso.
Apple annuncia lo iPhone
Quando la Apple rilascia lo iPhone a fine Giugno 2007 gli accordi con la AT&T ne prevedevano la vendita solo negli US, ma dava inizio alla sanguinosa battaglia degli smart phones, che avrebbe visto scendere in campo Google con Android, nonché Microsoft con Windows…
Big mobile
Il traffico sul “mobile” è cresciuto vertiginosamente, raddoppiando dal 2007 al 2010. Secondo Gartner nel 2014 circa 3 miliardi di persone si scambiano dati, e anche soldi, tramite Internet mobile, e il numero è in aumento, specie per le transazioni commerciali.
Apple iPad
Da quando fu introdotto nel 2010, fino a gennaio 2015 Apple ne ha venduti più di 250 milioni. Questo piccolo computer e i suoi imitatori sono presenti ormai dappertutto nel mondo business come il quello consumer.
Steve Jobs muore
A 56 anni ci lascia il capo della Apple, secondo la quale “la passione, la genialità e l’energia di Steve sono state la sorgente di innumerevoli innovazioni che hanno arricchito e migliorato la vita di noi tutti; il mondo è incommensurabilmente migliore grazie a lui”. Con tutto il rispetto, non sarà un po’ esagerato?
Raspberry Pi, Arduino
Il mondo dei piccolissimi computer si arricchisce nel fai da te per la gioia di molti padri e rispettivi ragazzini. Secondo alcuni Arduino è anche un valido strumento pedagogico: sarà vero?
Heartbleed
In Aprile 2014 I ricercatori hanno scoperto un bug nella sicurezza di OpenSLL chiamato Heartbleed, che avrebbe permesso agli hacker di rubare tonnellate di informazioni senza lasciare traccia. Alla fine per fortuna si sono verificati solo pochi inconvenienti ma la catastrofe non c’è stata.
Apple watch
Pare che ne siano stati venduti, fino a fine 2015, tra 2,5 e 6 milioni di esemplari (non è un range di incertezza un po’ troppo ampio?). Tenendo conto che nel 2014 sono stati venduti circa 30 milioni ci costosi orologi svizzeri, il mercato sembra promettente. La IDC prevede che il numero di Apple watch venduti in un anno salirà a 42,5 milioni di unità, con uno share del 51%, mentre il 38.8% sarà di Android e il resto di piattaforme minori.
La prossima decade
Dopo un po’ di storia è il momento della sfera di cristallo sulla tecnologia, della quale NW propone 9 modi in cui cambierà nei prossimi 10 anni.
Produttività.
Quelle che noi pensiamo come applicazioni per la produttività - fogli di calcolo, word processor e così via - sono i più utilizzati quando si dispone di un ampio schermo e di una tastiera. Ma in un mondo in cui sempre più spesso i dispositivi mobili sono il modo in cui le persone entrano nel mondo digitale, le applicazioni di produttività tradizionali non funzionano più così bene. Nasceranno nuove app, ad esempio quelle che consentono di navigare in un database mentre si è in fila alle Poste.
Forza lavoro legata alla tecnologia
E’ chiaro a tutti che in questo campo esiste un problema di diversificazione: le donne sono il 25%, i lavoratori di colore e di origine latina sono il 14% o meno. Ma ci sono segni di cambiamento, per i quali le aziende sembra che comincino a rendersi conto del valore della diversità.
Cisco crescerà ancora.
La crescente prevalenza degli investimenti sul software trasformerà Cisco da fornitore leader di hardware per networking in una software company che fornirà servizi dal proprio cloud. Cisco si guadagnerà sempre più share nei data center servers e punterà a una iper-convergenza tra computing, networking, storage con applicazioni, servizi e microservizi. Cisco diventerà il fornitore leader di connettività per l’Internet delle cose.
Il cloud del 2026: il fondamento del computing.
Data center sempre più potenti ci porteranno al punto in cui i nostri smartphone non saranno altro che client ultra sottili che accedono a quella inimmaginabile capacità di calcolo.
Le smart App regneranno nell’Internet delle cose.
Mentre attualmente l’unità base di calcolo è un server (fisico o virtuale), nel 2026 sarà la rete dei dispositivi in cloud a fornire la base di calcolo e i motori di intelligenza artificiale alle App intelligenti per realizzare i tanti modelli di business
Crittografia omomorfa per dati più sicuri.
Un grande rischio di dati archiviati nel cloud è che se avete bisogno di usarli, è necessario decifrarli, aprendoli a un possibile attacco. Ma la crittografia omomorfa dovrebbe risolvere questo problema. Questa tecnica codifica i dati in modo tale che le applicazioni possono accedere ed effettuare calcoli basati su di essi senza utilizzare i dati stessi, ma solo la loro rappresentazione cifrata. E i calcoli effettuati dalla applicazione, una volta completati, possono essere anch’essi cifrati.
L’Open-source sarà, se possibile, ancora più diffuso.
Molto è stato fatto per far fiorire il software libero e open-source in questi ultimi anniE non c'è motivo di pensare che la tendenza cambierà. Neela Jacques, il direttore esecutivo del progetto OpenDaylight SDN, dice che un eccessiva fiducia sui sistemi proprietari chiusi ha danneggiato gli utenti business in passato."Le aziende hanno capito che è inefficiente cercare di costruire piattaforme proprietarie che hanno una bassa probabilità di successo," dice. "Quello che stiamo vedendo è un modello emergente in cui le organizzazioni spendono una moderata quantità di risorse con gli altri per stabilire una piattaforma standard di collaborazione." Inoltre, secondo Jacques, la comunità open-source sarà sempre più professionalizzata nel prossimo decennio rimuovendo una delle barriere all'ingresso per le società conservatrici, preoccupate per i periodici litigi che affliggono alcuni progetti open-source.
L’internet delle cose (IoT) decollerà.
La IDC assicura che nei prossimi 10 anni lo IoT inizierà a realizzare il suo enorme potenziale applicativo. Ciò che ritarda questa realizzazione appartiene a due ordini di problemi: sicurezza e interoperabilità. Ma questi problemi verranno gradualmente risolti.
I Big Data giocheranno un ruolo chiave in rete.
La loro definizione di Big Data è variata nel tempo così tanto che sta perdendo di significato. Una delle tendenze più importanti che sta appena iniziando ad influenzare il mondo della rete è il machine learning e il cognitive computing, ossia la capacità di analizzare grandi quantità di dati per cercare i modelli e le anomalie, cambiano il modo in cui nuovi strumenti saranno in grado di anticipare i problemi prima che possano causare interruzioni o intrusioni. In altre parole l’analisi e la gestione della rete potrebbe compiere un deciso salto di qualità. “Ci stiamo muovendo verso questi nuovi ambienti [dove] ... una gran parte di decisioni o di interventi umani può essere fatto attraverso l'uso di analisi intelligenti," dice Matt Roberts, direttore marketing di società di gestione di telecomunicazioni Amdocs. Auguri!