Nella sala di ricevimento dello spazioporto Wan2, a trentacinque chilometri ad est di Suez, tutto era pronto per ricevere la delegazione proveniente dal terzo pianeta della stella HBE02, o Solan3 come era chiamato dai suoi abitanti, in orbita nella costellazione di Orione.
L’ambasciatrice Soraja stava scendendo dal giroplano di servizio appena in tempo per attraversare l’atrio del salone dei ricevimenti e sostare sulla piazzola ricoperta di un tappeto rosso di benvenuto mentre la nave spaziale di Solan3 si materializzava sopra lo spazioporto per poi appoggiarsi delicatamente sull’area da tempo preparata per il suo atterraggio.
Non erano passati dieci minuti dall’arrivo dell’astronave che l’intera delegazione del popolo degli Annunaki era arrivata davanti alla ambasciatrice Soraja che, come da protocollo, era contornata dal suo seguito di funzionari, addetti e lacchè più interessati al ricevimento e alla successiva colazione di benvenuto che ad ascoltare il discorso in onore degli ospiti interplanetari.
Questa cerimonia ormai si ripeteva ogni primavera da un centinaio di anni dopo che la terra, o meglio il governo terrestre, era stato ammesso nel novero dei pianeti degni di far parte della federazione “Uniti per governare” della galassia.Una targa, aggiornata annualmente e scritta in diverse lingue, faceva riferimento a questa ricorrenza cercando di riepilogare tutti i discorsi di pace e fratellanza che le autorità intervenute spesso recitavano a memoria senza credere a tutte le parole dette e che erano una inevitabile prassi in questo genere di manifestazioni.
Vicino alla targa di benvenuto da tempo ne era stata posta un’altra che ricordava quanto gli Annunaki avevano realizzato durante la loro prima visita sulla terra.
L’ambasciatrice Soraja ricordò il primo incontro del governo federato con gli Annunaki che nella numerazione degli anni terrestri era avvenuto nel 2456 quando gli ospiti galattici avevano chiesto di costruire lo spazioporto nel punto in cui, ben 126878 anni prima, avevano realizzato una mutazione genetica su un gruppo di ominidi cacciatori che seguivano un branco di bufali, loro fonte di cibo, nella striscia di terra che poi i terrestri avrebbero chiamato Sinai.
Nella targa commemorativa dell’evento era chiaramente riportato che gli Annunaki, usando tecniche di ingegneria genetica, avevano modificato il gruppo di ominidi intercettato realizzando due sottogeneri umanoidi diversi tra loro per alcune caratteristiche comportamentali ma geneticamente compatibili, generi che noi poi abbiamo chiamato homo sapiens e neandertaliani, rendendoli anche fisicamente molto simili e compatibili sessualmente sia tra loro che tra i visitatori provenienti da Solan3.
Nella targa era chiaramente scritto che gli Annunaki si complimentavano con la specie umana per aver fatto incredibili progressi in un tempo molto breve.
L’ambasciatrice Soraja, appena l’intera delegazione degli Annunaki si era posizionata nello spazio dedicato al loro ricevimento, pronunciò un breve discorso di benvenuto, osservando e ringraziando che questa volta non era composta da avatar robotici ma di reali abitanti del pianeta Solan3 distante ben 42 anni luce.
Nessuno dei presenti si meravigliò che tutti i delegati, o meglio le delegate Annunaki, fossero di genere femminile e, a detta dei presenti di bellissimo aspetto, dato che era noto che ormai su Solan3 la riproduzione degli abitanti avveniva esclusivamente per partenogenesi e nascevano quasi esclusivamente femmine.
Il genere maschile su Solan3 era unicamente destinato al divertimento, esempio cantanti, poeti e pittori, ed ai lavori pesanti, manuali o pericolosi.
La società completamente matriarcale si era imposta su Solan3 dopo che i sistemi computerizzati di intelligenza artificiale avevano rimpiazzato totalmente le attività nelle fabbriche, nell’agricoltura, nelle miniere e nei servizi che in precedenza erano di competenza quasi esclusivamente maschile.
Appena terminato il discorso di benvenuto di Soraja la delegazione si trasferì nella sala di ricevimento dove era stato predisposto un banchetto allietato da canti gregoriani molto conosciuti ed apprezzati nell’intero pianeta Solan3.
La capo delegazione di Solan3 prese la parola e ringraziò calorosamente l’ambasciatrice Soraja e ricordò brevemente l’evento che aveva dato origine alla specie dell’omo sapiens e che i loro antenati avevano realizzato esattamente dove era stato posto un mosaico sul pavimento della sala.
Nel suo discorso ringraziò l’ambasciatrice per aver messo tra i cibi anche quel liquido di colore giallo ambrato che gli umani chiamano champagne e che era praticamente impossibile trovare su Solan3, ma che era molto apprezzato, ed oggetto, si diceva, di un attivo contrabbando e anche di costante falsificazione.
Dopo altri discorsi rituali le 18 delegate annunaki si trasferirono, con il giroplano di servizio, in una località di mare ove un intero albergo era stato riservato a loro.
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Lo scopo della visita.
Appena arrivate nel loro albergo le delegate di Solan3 iniziarono una riunione organizzativa sotto la direzione di Dolores, responsabile della spedizione e dei dei risultati, che doveva riferire, mano a mano che procedeva nella missione. direttamente alla Coordinatrice Generale su Solan3.
- Non dobbiamo distrarci, iniziò Dolores, sapete tutte quale sia lo scopo della nostra visita su questo pianeta, che loro chiamano terra. Domani inizieremo a diffondere, tramite i normali canali di comunicazione la notizia della nostra presenza e, dopo aver pubblicato il bando del concorso, inizieremo la selezione dei candidati per il lavoro che li aspetta durante il viaggio verso il nostro pianeta.
Una delegata chiese di poter avere dettagli sulle modalità di selezione, al che Dolores rispose:
- Basta seguire la tabella che vi ho fornito con l’elenco delle domande e delle risposte possibili, poi sarà il solito computer a redigere la classifica dei candidati.
- Peccato che non possiamo fare dei test personalizzati, disse sorridendo Maddalena.
Fu subito redarguita da Dolores.
- E’ vietato qualsiasi apprezzamento personale, tutte voi dovete attenervi esclusivamente al regolamento della selezione seguendo, senza mai derogare, e sottolineo mai, dal manuale di comportamento che avete avuto all’inizio di questo viaggio premio.
- La nostra missione è uno dei premi che noi abbiamo meritato per il lavoro che abbiamo svolto su Solan3, ma nessuno, ripeto nessuno dei selezionati, deve immaginare quale sia il loro compito prima di salire sulla nostra astronave e sottoporsi al test finale.
- Una parte del premio, continuò Dolores, è la nostra permanenza su questo bellissimo pianeta ora che, a causa delle limitazione selle nascite e della laicizzazione dell’intera società terrestre, il numero degli abitanti è meno di un miliardo. Visiteremo le antiche città che sono dei bellissimi musei all’aperto e sono costantemente mantenute. Saremo ospiti delle principali città del pianeta ed avremo la possibilità di bere, senza esagerare mi raccomando, quel vino che chiamano champagne.
- Solo questo, chiese Ines.
- I rapporti, rispose Dolores, con i terrestri, che sono degli inguaribili romantici, dovrebbero essere, fino al termine del corso che faremo ai prescelti, solamente formali. So che le tentazioni saranno tante. State attente alle implicazioni sentimentali, non create, o meglio non creiamo strascichi imbarazzanti. Questi sono gli ordini e sono sicura che vi atterrete alle direttive della Coordinatrice Generale.
- Ma nei manuali di comportamento, incalzò Ines, si dice che i terrestri sono intraprendenti e audaci.
- Anche troppo, confermò Dolores, in un mio precedente viaggio, un paio di anni fa, ebbi seri problemi a contenere le proposte di matrimonio ricevute. Immaginate, proposte dimatrimonio a me!
Tutte le delegate indistintamente scoppiarono in una sonora risata.
- Corre voce, disse Ines, che però tu sia fidanzata!!
- Vorrai dire pluri-fidanzata, aggiunse ridendo Dolores. Bene ora ritiriamoci nelle nostre stanze e domattina iniziamo la prima parte della nostra missione, o meglio della nostra vacanza premio.
Il concorso per il grado di luogotenente.
Tutti i sistemi di comunicazione terrestre divulgarono la notizia che era arrivata la delegazione delle Annunakie fecero una completa relazione su questo avvenimento divenuto quasi una pressi annuale.
Le immagini della delegazione furono seguite da un incredibile serie di commenti e apprezzamenti per la notevolissima bellezza delle delegate.
In particolare furono molto seguite le immagini delle delegate con i loro vestiti luminescenti, un tipo di tessuto ancora non presente nelle sartorie terrestri, che rendev aancora più affascinanti le delegate della missione annuale degli Annunaki.
Il comunicato faceva anche un accenno alla intenzione della delegazione Annunanki di indire un concorso per diciotto posti di assistente luogotenente associato per il viaggio di ritorno della delegazione verso Solan3.
Nel comunicato si precisava che il documento per il regolamento per questa selezione sarebbe stato divulgato nelle successive ventiquattro ore.
L’intero sistema di comunicazionit errestre era in attesa del documento che puntualmente fu diffuso nel pomeriggio del giorno successivo.
Il documento faceva riferimento allo stipendio base per il periodo del viaggio verso Solan3 e ritorno verso la terra che era equivalente a quello di oltre cinque anni di un normale impiegato terrestre. Si ponevano alcuni limiti di età, disesso solo maschile, di assenza di legami famigliari.
Era richiesta una buona prestanza fisica, una ottima preparazione culturale, la capacità di tenere una fluente conversazione e una ottima conoscenza della cultura e delle abitudini degli abitanti di Solan3.
Nel bando di concorso si comunicava che era prevista anche l’assegnazione di un grado nella mansione diluogotenente in base alle caratteristiche personali ed al punteggioraggiunto durante la selezione e, questo grado avrebbe comportato unadeguamento dello stipendio.
Nel caso che il luogotenente avesse raggiunto particolari obiettivi e importanti risultati nella suamissione poteva ambire ad ottenere anche la cittadinanza di Solan3 erimanere a suo piacimento sul quel pianeta.
Nel bando era precisato che la selezione sarebbe iniziata dopo una settimana e ogni delegata avrebbe selezionato il luogotenente che poi l’avrebbe assistita durante il viaggio di ritorno verso Solan3.
La selezione dei luogotenenti
Le domande presentate furono oltre duecentomila e la prima selezione, realizzata tramite programmi computerizzati basati su sistemi di intelligenza artificiale ridussero questo numero a 2879. Questi candidati furono suddivisi in modo completamente casuale in 18 gruppi, ciascuno assegnato ad una delegata della missione extrasolare che avrebbe personalmente cercato e possibilmente trovato il luogotenente più adatto ad accompagnarla ed assisterla durante il viaggio di ritorno su Solar3.
Ciascuna delegata aveva preparato una propria strategia per trovare il luogotenente più adatto alle proprie necessità, ma tutte optarono per un controllo personale degli ultimi selezionati.
Ai candidati che stavano emergendo dalla selezione venne precisato la natura molto intima e personale della missione e la maggior parte di loro si dichiarò entusiasta, solo poche persone rinunciarono a proseguire nella selezione.
Dopo una settimana i diciotto nuovi luogotenenti furono ricevuti per una cena di benvenuto a bordo nella nave spaziale delle Annunaki ed iniziarono a famigliarizzare con le delegate che li avevano scelti.
Era iniziata la missione spaziale di questo piccolo gruppo di terrestri, nelle loro cabine trovarono una completa dotazione delle divise da luogotenente spaziale in missione speciale sulla astronave annunaki.
La missione di Gabriele.
La nuova divisa di luogotenente associato alla missione galattica dava a Gabriele un aspetto magnifico. Il grado di maggiore realizzato con fili d’oro intrecciati spiccava sulle spalline della sua giacca.
Durante i test attitudinali aveva dato prova di possedere tutte le doti necessarie per il perfetto svolgimento della missione che stava per intraprendere e ciò lo faceva sentire particolarmente sicuro di superare ogni ostacolo che gli si fosse presentato davanti.
Sapeva perfettamente che il suo ingaggio sarebbe terminato alla fine del viaggio, ma il compenso che avrebbe ricevuto e l’innegabile soddisfazione per aver superato la selezione lo ripagavano della brevità dell’incarico che sarebbe durato circa un mese di giorni terrestri.
Se le referenze ottenute durante il viaggio fossero state particolarmente favorevoli avrebbe avuto la possibilità di scegliere se rimanere su Solan3, ma era una possibilità e non la certezza.
La cena assieme a Dolores era servita a rompere il ghiaccio e a realizzare una perfette conoscenza tra le due persone.
La comprensibile rigidità iniziale tra Dolores e Gabriele si era dissolta dopo un paio di bicchieri di champagne.
Una cena leggera e un piccolo cestino di frutta avevano accompagnato una lunga e intensissima chiacchierata.
Quando Dolores si alzò a Gabriele apparve splendida, il suo vestito non sembrava indossato ma dipinto sulla sua pelle, non una piega del tessuto che emetteva naturalmente una leggera luce azzurra.
Gabriele non si trattenne.
- Sei Bellissima, disse, hai un vestito magnifico, unico e assolutamente perfetto.
- Grazie, rispose Dolores, voi terrestri siete sempre così galanti.
Poi dopo un attimo e un sospiro.
- Ti aspetto Gabriele, ti aspetto con ansia, non fare tardi.
Dolores pensò che quel premio se lo era proprio meritato e se lo sarebbe goduto in ogni possibile momento.
Gabriele la osservò mentre si allontanava poi rientrò nella sua cabina ed indossò una delle vestaglie che aveva trovato nell’armadio, anche questa con i gradi di maggiore sulla spallina.
Controllò che la barba fosse rasata alla perfezione, uscì e si incamminò con passo sicuro e cadenzato verso la suite di Dolores.
Non gli importava di essere stato scelto come premio per un lavoro ben fatto da Dolores, lui avrebbe tenuto alto il prestigio dei terrestri, si sentiva pronto per questa missione intergalattica, avrebbe superato ogni ostacolo, ogni prova che gli si fosse presentata.
In fondo era o non era Gabriele?
Gabriele era sicuro, anche per merito suo, che la fama degli uomini terrestri avrebbe in breve tempo toccato tutti i pianeti della Federazione, e forse, in un tempo lontano, una targa commemorativa con il suo nome sarebbe stata posta nello spazioporto Wan2.