Il mondo che conosciamo sta per cambiare. E non sarà un cambiamento da poco. Non ci credevo, ma le conclusioni alle quali mi sono trovato davanti sono molto eloquenti, e vengono da esperti di varie parti del mondo : sono i grafici che ci spiegano come sia imminente il declino delle fonti fossili.
Non si tratta di allarmismi provenienti dai soliti fanatici, ma di calcoli fatti da esperti autorevoli con dati alla mano. E tutti, sebbene per diverse vie, indicano come data probabile il 2020. Molto molto prima di quanto potessi immaginare. E se è vero significa che abbiamo pochissimo tempo per convertirci a tecnologie che assicurino uno sviluppo sostenibile. Ma perchè questo argomento su Electroyou ? Vediamolo, mettendo assieme quattro tasselli davanti ai quali Cassandra appare come una dilettante.
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Primo Tassello : "Club di Roma"
Il Club di Roma è una associazione noprofit fondata nel 1968 da un imprenditore italiano e da uno scienziato scozzese che ha messo assieme Premi Nobel, intellettuali e leader politici.
Divenne molto famosa nel 1972 quando commissionò al Massachusetts Institute of Technology uno studio per verificare come sarebbe evoluto il pianeta a seguito del boom demografico, dell'inquinamento e dell'utilizzo delle risorse.
Lo studio, denominato "Rapporto sui limiti dello sviluppo" (o anche Rapporto Meadows), analizzava la crescita economica ed industriale dal 1900 in avanti ed ipotizzò alcuni possibili scenari : fondamentalmente si concludeva che la crescita economica non poteva continuare indefinitamente, sia per la limitata disponibilità di risorse naturali, specialmente petrolio, che per la limitata capacità di assorbimento degli inquinanti da parte del pianeta (Cfr. Wikipedia).
Il rapporto suscitò all'epoca un vespaio di polemiche in quanto prediceva un "collasso" della civiltà industriale, attorno alla metà del secolo XXI (cioè il 2050), causato appunto dall'esaurirsi delle risorse e dall'inquinamento.
Secondo Tassello : Jean Laherrere
Jean Laherrere è un ingegnere petrolifero francese che per 37 anni ha lavorato nella compagnia petrolifera Total, girando il mondo in lungo e in largo. Non ha nulla a che vedere con il Club di Roma o il rapporto del 1972. E' balzato all'onore delle cronache nel 1998 quando con il geologo inglese Colin Campbell ha pubblicato nella rivista Scientific American un articolo intitolato "La fine del petrolio a buon mercato", un titolo molto eloquente.
Questi due tecnici nella loro vita professionale hanno raccolto dati riguardanti migliaia di pozzi di petrolio, quindi ad un certo punto si sono trovati davanti a delle evidenze incontestabili.
Proprio Laherrere nel Febbraio 2013 ha pubblicato in rete una "Oil & gas production forecasts 1900-2100", un documento zeppo di calcoli e grafici, nel quale accusa senza mezze parole ONU ed Unione Europea di non fare nulla per aggiornare le stime sulle riserve petrolifere mondiali (praticamente di dormire sugli allori).
Al dilà delle questioni politiche, comunque, Laherrere aggiorna le sue previsioni indicando nell'intorno del 2020 la data nella quale si avrà l'inizio del declino delle risorse petrolifere, e poco dopo anche quelle di Gas naturale.
Con una certa modestia Laherrere nelle conclusioni invita i lettori a contestare i suoi dati ed i suoi grafici, ma il tono sembra quello di una persona presa dallo sconforto, perchè conscia di un trend irreversibile : i grafici delle risorse seguono l'andamento a "campana" e purtroppo l'apice lo stiamo superando.
Terzo Tassello - Gli aggiornamenti
Nel 2006 il rapporto commissionato dal Club di Roma è stato aggiornato dagli stessi autori, con la pubblicazione "I nuovi limiti dello sviluppo", che a oltre 30 anni di distanza hanno potenziato il sistema di analisi aggiungendo una mole maggiore di dati e più moderni strumenti di calcolo; gli scenari proposti sono una decina, ma tutti alla fine confermano i risultati precedenti.
Certo non solo il Club di Roma si è occupato dei limiti dello sviluppo; anche altri scienziati ed organismi che si occupano di tematiche ambientali hanno approcciato al problema e "rifatto i conti". Ad esempio alcune analisi sono state fatte nel 2007 dall'ambientalista canadese Paul Chefurka, che le ha pubblicate in un articolo molto dettagliato (http://www.paulchefurka.ca/WEAP/WEAP.html), con esiti sempre scoraggianti.
Anche Ugo Bardi, professore di Chimica all'università di Firenze, ha pubblicato molte cose in argomento, e recentemente il libro "Il pianeta saccheggiato" (Ugo Bardi Blog), anche se non ancora disponibile in lingua Italiana.
Ultimo Tassello - CSIRO
Il "CSIRO" è un ente Australiano, più precisamente è il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation, praticamente l'equivalente dell'ENEA in Italia.
Nel 2008 ha pubblicato un documento nel quale sono stati rifatte in modo indipendente le analisi pubblicate nel 1972 nel famoso documento "I limiti dello sviluppo".
I risultati sono in questo "drammatico" grafico riportato qui sotto :
Come si può vedere nella fascia centrale, gli andamenti osservati nel trentennio 1970...2000 hanno sostanzialmente confermato le previsioni del 1972.
Questo significa una sola cosa : che ci troviamo di fronte a trend che confermano che entro la prima metà del secolo la civiltà industriale che conosciamo collasserà perchè sta proseguendo a ritmi insostenibili.
Il ruolo dei Tecnici
Perchè ho fatto questi ragionamenti ? Cosa c'entra un portale come ElectroYou con queste tematiche ?
Perchè questo è un portale frequentato per la maggiore da tecnici (sia per lavoro che per passione), e sono i tecnici che per primi possono capire un problema tecnico/scientifico come quello delle risorse energetiche.
Del resto chi o cosa ci assicura che Petrolio & C. continueranno ad essere disponibili per i prossimi 50 o 100 anni ?
Non si tratta di essere ambientalisti, ma di essere realisti : sappiamo benissimo che qualunque risorsa è destinata ad esaurirsi, quindi è solo un problema di tempo. Sottostimare il problema è il modo migliore di condannarsi, di condannare la propria nazione, di condannare il proprio pianeta.
Questo perchè eventuali effetti improvvisi (o meglio imprevisti) a livello globale potranno causare problematiche sociali di portata inimmaginabile; Grecia ed Argentina in confronto sono piccoli esempi.
Questo post è quindi un'esortazione a fare di più per tutti, a non fare come lo struzzo che di fronte ad un problema nasconde la testa sotto terra; questo non significa che dobbiamo essere "obbligati" ad inventare qualcosa di nuovo. Significa invece che dobbiamo dedicarci maggiormente ad insegnare buone prassi a chi abbiamo attorno.
Dobbiamo essere di esempio nella propria azienda, nella propria scuola o ai propri familiari : dallo spegnere la lampadina all'installare inverter sui motori trifasi, dalla building automation al fotovoltaico, dal mini idroelettrico al cappotto agli edifici.
Le soluzioni ci sono e sono alla portata di mano. Altre arriveranno. Ma prima di tutto è la cultura che dobbiamo trasmettere, la cultura del risparmio energetico, dell'efficienza e delle fonti rinnovabili.
Chi se non noi le persone più adatte a trasmetterla ?